Facoltà di Giurisprudenza: università, corsi di laurea, materie ed esami

Facoltà di Giurisprudenza: università, corsi di laurea, materie ed esami

Facciamo subito una premessa: la laurea in Giurisprudenza è diversa dalla laurea in Scienze giuridiche. Nel primo caso stiamo parlando di un corso a ciclo unico della durata di cinque anni, mentre nel secondo caso si tratta di un percorso di laurea triennale che poi dà comunque la possibilità di accedere alla magistrale di Giurisprudenza.

In questo nostro approfondimento cercheremo proprio di spiegarvi le similitudini e le differenze di questi due percorsi, partendo dalle migliori università di Giurisprudenza in Italia, disponibile sia nelle università statali, sia nelle università telematiche riconosciute dal MIUR.

Oltre a parlare delle classi di laurea triennale e magistrale disponibili, avremo modo di approfondire la classifica università per Giurisprudenza con le alternative negli atenei tradizionali e negli atenei per via telematica. Senza dimenticare un focus sul piano studi Giurisprudenza e tutti gli sbocchi lavorativi post lauream. Se alla fine di questa guida avrete ancora delle domande sulla migliore facoltà di Giurisprudenza, potete compilare il form in fondo alla pagina e gli esperti di AteneiOnline vi risponderanno il prima possibile.

In questa guida:

Laurea in Giurisprudenza: la classi triennali e magistrali

L’università di Giurisprudenza, come già detto, ha corsi di laurea triennale in Scienze Giuridiche e corsi di laurea magistrale. Ricordiamo che i corsi della stessa classe di laurea hanno lo stesso valore legale e per quanto riguarda la laurea triennale di Scienze Giuridiche si fa riferimento alla Classe di Laurea L-14 in Scienze dei Servizi Giuridici.

Chi frequenta la facoltà di Scienze Giuridiche ha una grande conoscenza delle tematiche dell’area giuridica, nonché storico-filosofica, privatistica, pubblicistica, processualistica, penalistica, economica, comunitaria ed istituzionale. La laurea in Scienze giuridiche permette anche l’acquisizione di conoscenze che riguardano l’informatica giuridica ed il linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera.

Una volta ottenuta la laurea triennale, quale specialistica dopo scienze giuridiche conviene fare? Sicuramente la scelta più naturale è quella di iscriversi alla magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza facendosi riconoscere gli esami già sostenuti e accorciando nettamente così i tempi. In alternativa, però, si può optare anche per una specialistica in materie affini, quale ad esempio scienze politiche.

Facoltà di Giurisprudenza: università, corsi di laurea, materie ed esami

Per quanto riguarda, invece, la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza si può fare riferimento alla classe di laurea LMG-01 in Giurisprudenza.

La laurea in Giurisprudenza eroga una preparazione specifica orientata alla formazione di figure lavorative che sappiano argomentare, ragionare e applicare in maniera corretta le norme sia nazionali che europee che internazionali. Questo titolo di studio permette di acquisire una padronanza degli elementi della cultura giuridica di base nazionale, internazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi e istituti del diritto positivo.

Università di Giurisprudenza: tutti i corsi di laurea triennale e magistrale

I corsi di laurea in Giurisprudenza sono presenti in molte università italiane, tuttavia a volte c’è bisogno di sostenere un esame di ammissione. Anche se l’università di Giurisprudenza non rientra in quelle che per legge sono a numero chiuso, ci sono alcuni istituti che propongono un test per valutare la preparazione degli studenti. Generalmente il test di ingresso di Giurisprudenza ha una prova cartacea (CISIA) o una prova online (TOLC-SU).

Nelle università telematiche invece non c’è alcuna verifica ostativa e le iscrizioni si possono effettuare in qualsiasi periodo dell’anno, come vedremo in maniera approfondita nel prossimo paragrafo.

Prima, però, vediamo nello specifico l’elenco dei corsi di laurea triennale e magistrale in Giurisprudenza attivi nelle università tradizionali (pubbliche e private):

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Facoltà di Giurisprudenza nelle Università Telematiche

Oltre alle università classiche, è possibile studiare Giurisprudenza anche nelle università online. Rispetto alle università tradizionali c’è una maggiore flessibilità per quanto riguarda l’organizzazione dello studio, infatti la didattica viene erogata in modalità e-learning e quindi le lezioni si possono vedere comodamente da casa semplicemente con un click, accedendo al portale ufficiale dell’ateneo.

L’obbligo di andare nelle aule fisiche riguarda solo ed esclusivamente gli esami di profitto e le sedute di laurea: fortunatamente ogni ateneo per via telematica ha differenti sedi sparse da Nord a Sud Italia per ridurre al minimo gli spostamenti e quindi evitare anche le spese. In queste realtà tutti i costi sono minori grazie a convenzioni, agevolazioni e borse di studio a cui i futuri iscritti possono attingere per avere uno sconto sulla retta finale.

Questo modo di studiare a distanza permette a tutti di gestire con massima autonomia il proprio percorso di studi, scegliendo quando seguire le lezioni, studiare e fare gli esami, assicurando allo stesso tempo la medesima qualità degli insegnamenti. Non a caso il titolo di studio rilasciato nelle Università Online Riconosciute dal MIUR è equipollente a quello degli atenei frontali. Attualmente sono 9 le università telematiche che mettono a disposizione questo tipo di corsi: eCampus, Guglielmo Marconi, Unitelma Sapienza, Niccolò Cusano, Mercatorum, Giustino Fortunato, UniNettuno, UniPegaso, Unidav. Scopriamo allora insieme i rispettivi corsi in ogni ateneo appena citato:

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Se avete ancora dubbi sui corsi di laurea in Giurisprudenza online potete compilare il form in fondo alla guida e gli esperti di AteneiOnline vi daranno tutte le informazioni di cui necessitate!

Facoltà di Giurisprudenza: materie ed esami

Ora non resta che passare al piano di studio Giurisprudenza con le materie e gli esami disponibili per la triennale e per la magistrale. Le materie di Giurisprudenza e quelle di Scienze Giuridiche sono molto simili fra loro, visto che afferiscono entrambi all’area economica-giuridica. Certamente la laurea in Giurisprudenza è più impegnativa in quanto per ottenere il titolo di studio occorrono cinque anni, mentre per la laurea in Scienze Giuridiche dopo tre anni è possibile cominciare a lavorare.

Ovviamente Scienze Giuridiche ha materie diverse rispetto a Giurisprudenza, questo motivo cerchiamo di capire insieme quali sono gli esami presenti nei due differenti piani di studi, prima di passare poi agli sbocchi relativi in entrambi gli ambiti di riferimento.

Piano di studio Scienze Giuridiche: materie ed esami

Gli esami del primo anno di Giurisprudenza sono simili a quelli di Scienze Giuridiche, visto che gli insegnamenti di base sono gli stessi. Oltre ad esami sono quelli di Teoria generale del diritto, Economia politica, Istituzioni di diritto pubblico e Diritto nelle sue diverse declinazioni, perciò Diritto privato, Diritto costituzionale, Diritto amministrativo, Diritto amministrativo, Diritto commerciale, Diritto dell’economia e Diritto del lavoro, le materie di Scienze Giuridiche più frequenti sono:

  • IUS/20 Informatica giuridica
  • SECS-P/03 Scienza delle finanze
  • IUS/12 Diritto tributario
  • IUS/14 Diritto dell’Unione Europea
  • IUS/05 Diritto bancario
  • SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari
  • SPS/09 Sociologia del lavoro
  • IUS/15 Ordinamento Giudiziario
  • IUS/16 Tecniche di analisi investigativa e scena del crimine
  • IUS/17 Fattispecie criminose tipiche nelle investigazioni private

Inoltre, per terminare al meglio il piano di studi di Scienze Giuridiche, troviamo altri insegnamenti quali Informatica e Lingue straniere, indispensabili per trovare lavoro con la laurea breve in Giurisprudenza, come vi spiegheremo più avanti.
Facoltà di Giurisprudenza: università, corsi di laurea, materie ed esami

Piano di studio Giurisprudenza: materie ed esami

Invece quali sono gli esami di Giurisprudenza? Nel piano di studi di Giurisprudenza troviamo appelli ed esami simili a quelli sopra elencati come Diritto privato, Istituzioni di Diritto pubblico, Economia Politica, Diritto Commerciale, Diritto Costituzionale, Diritto Tributario, Diritto del Lavoro, ma anche altri insegnamenti. Ecco l’elenco delle materie di Giurisprudenza:

  • IUS/18 Istituzioni di Diritto romano
  • IUS/10 Diritto Amministrativo I e II
  • IUS/02 Diritto Privato Comparato
  • IUS/01 Diritto Civile
  • IUS/21 Diritto Costituzionale Comparato
  • IUS/11 Diritto Ecclesiastico
  • IUS/14 Diritto dell’Unione Europea
  • IUS/19 Storia del Diritto medievale e moderno
  • IUS/17 Diritto Penale
  • IUS/13 Diritto Internazionale

A questo punto, una volta capito quali sono le materie di Scienze Giuridiche e di Giurisprudenza, possiamo passare all’ultimo capitolo, ovvero quello sugli sbocchi lavorativi di entrambi i percorsi. Siete pronti?

Cosa fare dopo la laurea in Giurisprudenza? Gli sbocchi lavorativi

Quali sono gli sbocchi lavorativi di Scienze Giuridiche? Chi ha il titolo di studi breve ha studiato materie dell’area giuridica, nonché storico-filosofica, pubblicistica, privatistica, processualistica, economica, penalistica, comunitaria ed istituzionale. Per questo motivo Scienze Giuridiche ha sbocchi nella pubblica amministrazione e nella gestione imprenditoriale, inoltre nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali. Ecco quindi cosa fare con la laurea triennale in Giurisprudenza:

  • Addetti al recupero crediti
  • Agenti e periti immobiliari
  • Dipendenti di una Pubblica Amministrazione
  • Periti immobiliari
  • Periti, valutatori di rischio e liquidatori
  • Rappresentanti di commercio
  • Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali
  • Tecnici dei contratti di scambio, a premi e del recupero crediti
  • Tecnici dell’acquisizione delle informazioni
  • Tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi

Senza dimenticare la professione di Consulente del Lavoro per cui non basta il semplice titolo di studio, ma è necessario fare un praticantato di 18 mesi in uno studio di Consulenza del lavoro iscritto all’Albo da più di cinque anni e poi superare un Esame di Stato per iscriversi all’Albo Professionale di tipo B.

Invece quali sono gli sbocchi di Giurisprudenza? Rispetto alla laurea in Scienze Giuridiche, quella in Giurisprudenza approfondisce tutti gli aspetti legati alla procedura giuridica e prepara all’esercizio della professione di avvocato, magistrato, notaio oppure all’occupazione nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, in Italia e anche all’estero. Prima di spiegarvi come diventare avvocato, come diventare magistrato e come diventare notaio, vi elenchiamo in quali ambiti può lavorare con la laurea magistrale in Giurisprudenza:

  • Agente e perito immobiliare
  • Consulente in proprietà industriale e intellettuale
  • Consulente Legale
  • Esperto nel settore immobiliare
  • Giurista d’Impresa
  • Hr Specialist
  • Mediatore Civile
  • Procuratore sportivo
  • Pubblico Ministero
  • Rappresentante e agente di commercio

Per diventare avvocato è necessario fare un praticantato in uno o più studi legali per un periodo totale di 18 mesi, oltre a un corso specifico di formazione della durata di 160 prima di iscriversi all’Albo degli Avvocati di tipo A. Le alternative al praticantato forense sono:

  • 12 mesi di Scuola di Specializzazione
  • 12 mesi presso L’Avvocatura dello Stato, presso l’Avvocatura Distrettuale dei Comuni o altri enti pubblici, o presso gli uffici giudiziari.
  • 6 mesi di praticantato in uno studio legale in un altro Paese dell’Unione Europea.
  • 6 mesi di tirocinio durante l’ultimo anno di corso di laurea, in caso ci sia una convenzione in tal senso tra la propria Università e l’ordine forense.

Chi vuole diventare notaio deve effettuare un praticantato presso uno studio notarile e frequentare una scuola di specializzazione per le professioni legali. Infine chi vuole diventare magistrato deve frequentare la Scuola di Specializzazione per le Professioni legali che permette di accedere al concorso nazionale bandito dal Ministero della Giustizia.

Non è finita qui. Lavorare con la laurea in Giurisprudenza dà ulteriori sbocchi nel mondo dell’insegnamento: la laurea in Giurisprudenza infatti dà la possibilità di iscriversi ai concorsi per diventare docente. Nello specifico stiamo parlando della classe di concorso A-46, che permette di insegnare le materie legate al Diritto e all’Economia nei seguenti istituti superiori:

  • Liceo delle scienze umane
  • Liceo delle scienze umane, opzione economico-sociale;
  • Liceo sportivo
  • Istituti tecnici
  • Istituti professionali

Last but not least, ricordiamo che la laurea in Giurisprudenza ha sbocchi professionali che possono essere sfruttati anche all’estero. Per svolgere la professione vera e propria va effettuato solo un esame integrativo oppure in alternativa uno stage di adattamento. Da questa possibilità sono però escluse le attività che riguardano l’esercizio di pubblici poteri, come i magistrati.

Se avete ancora delle domande sugli sbocchi professionali della laurea in Scienze Giuridiche e su quella di Giurisprudenza, oppure volete altri chiarimenti in merito a questi corsi di studi, potete compilare il form qui di seguito e gli esperti di AteneiOnline vi risponderanno il prima possibile con tutte le informazioni di cui avete bisogno.

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