Perché le giraffe hanno il collo lungo?
Ci sono domande che appaiono spesso banali, su cui in realtà la scienza si interroga da secoli, senza trovare le giuste risposte. Vedendo le giraffe nei documentari oppure dal vivo allo zoo, avremo sicuramente notato che sono animali unici nel suo genere, visto la loro incredibile altezza e il collo così lungo, non riscontrabile in nessun altro animale attualmente vivente. Ci sarà capitato anche di chiederci perché le giraffe hanno il collo lungo, pensando che il motivo sia quello di arrivare facilmente a mangiare le foglie degli alberi più alte. Tuttavia, quanto è durata questa evoluzione? Come hanno sviluppato le giraffe, nel corso di milioni di anni, il collo così lungo? Vediamo cosa la scienza ci dice al riguardo.
La giraffa: caratteristiche che la rendono unica
La giraffa è un’animale peculiare sotto diversi punti di vista, non solo per il collo lungo. La giraffa è un mammifero ungulato che appartiene alla specie degli artiodattili, cioè ha un numero di dita pari, ha ossiconi (protuberanze simili a corna) e il manto maculato. Può raggiungere anche i sei metri di altezza, ma, nonostante questo, è un animale molto veloce, tanto che può raggiungere i 60 Km/h ed è dotata di una potenza cardiovascolare incredibile, visto che deve pompare il sangue fino alla testa. Inoltre, le giraffe, che sono erbivore, mangiano principalmente foglie di acacia, che sono sì nutrienti, ma anche tossiche.
Fanno parte della stessa famiglia delle giraffe anche gli okapi, i quali però sono più piccoli e non hanno sviluppato il collo lungo. Il confronto tra le due specie è stato molto utile per capire l’evoluzione della giraffa.
Perché le giraffe hanno il collo lungo? Darwin e Lamarck a confronto
I motivi per cui le giraffe hanno il collo lungo sono stati indagati sin dal 1700, quando il biologo Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) sostenne che il collo delle giraffe fosse di tale lunghezza per raggiungere le foglie sugli alberi più alti. Per Lamarck, dunque, le giraffe, sforzandosi continuamente di raggiungere le vette più alte degli alberi, avrebbero sviluppato, con il trascorrere delle generazioni, un collo sempre più lungo, fino a raggiungere le attuali dimensioni.
L’impostazione di Charles Darwin (1809-1882), invece, è diversa e si basa sulla selezione naturale: secondo lo scienziato, inizialmente sarebbero esistiti diversi tipi di giraffe con colli di misura variabile. Solo i più adatti, cioè quelli in grado di raggiungere i rami più alti, sarebbero sopravvissuti nei secoli.
La giraffe hanno il collo lungo: la spiegazione scientifica
Chi aveva ragione tra Lamark e Darwin? Non c’è ancora una spiegazione scientifica esaustiva. Nel corso degli anni, gli scienziati hanno compiuto diversi studi confrontando le sequenze genetiche della giraffe con quelle dell’okapi e con quelle di 40 animali, comprese mucche, pecore, capre, cammelli e uomini. Nonostante l’aspetto unico dell’animale, sono solamente 70 le mutazioni genetiche distintive trovate. Negli anni sono stati trovati vari fossili di animali che avevano vertebre cervicali come le giraffe (si parla di 16 milioni di anni fa), ma si stima che le giraffe come le conosciamo oggi siano comparse “solo” 2 milioni di anni fa. Le mutazioni avvenute riguardano soprattutto lo sviluppo osseo (dello scheletro), del sistema cardiovascolare e di quello nervoso. In particolare modo, sembra che ci siano dei geni che controllano contemporaneamente lo sviluppo dello scheletro e quello cardiovascolare: l’evoluzione di questi due sarebbe avvenuta parallelamente, portando la giraffa ad avere le sembianze che oggi osserviamo.
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