Gite scolastiche sospese: lo scenario
Con l’arrivo del Covid e quindi della pandemia sono cambiate molte cose e così anche per la scuola, come per esempio per quanto riguarda le gite scolastiche, vietate dal DPCM del 13 ottobre 2020: “Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio“. In realtà nell’anno scolastico 2021/2022 le gite scolastiche non sono state bandite, ma regolate dal Ministero dell’Istruzione: “Nei territori in zona bianca è possibile effettuare uscite didattiche e viaggi di istruzione, purché si permanga in aree del medesimo colore bianco, fermo il rispetto dei protocolli di sicurezza degli specifici settori”. In poche parole comunque impossibile programmare un viaggio a queste condizioni, soprattutto per le mete più distanti e per la questione del Green Pass. Cosa cambia ora?
Gite scolastiche sospese: cosa succede con la fine dello Stato di Emergenza
Lo Stato di Emergenza finirà il 31 marzo e così dal 1 aprile si potranno tornare a fare cose che in questi ultimi due anni non siamo più riusciti a fare e tra queste troviamo proprio le gite scolastiche. Nell’articolo 9 che regola la scuola nella bozza del Decreto si legge “la possibilità di svolgere uscite didattiche e viaggi di istruzione, ivi compresa la partecipazione a manifestazioni sportive”.
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Gite scolastiche: cosa accadrà
“Il valore dei viaggi d’istruzione è innegabile – dichiara il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli – Invito i colleghi a organizzare escursioni giornaliere, magari riscoprendo le nostre meraviglie naturali attraverso partner come il Wwf o il Fai”. Ricordiamo che secondo la ricerca promossa dal Centro studi turistici di Firenze in collaborazione con l’Automobil Club su un campione di 1.779 istituti, la Toscana è la regione che incontra i gusti della maggior parte di professori e studenti , il 17,8% del totale nazionale. Segue, con grande distanza, l’Emilia Romagna (12% di preferenze), mentre Lazio e Veneto sono preferiti dal 11,6% e dal 9,9% dei ragazzi. Fanalino di coda la Calabria, la Basilicata, l’Abruzzo e il Molise. Nel panorama delle località più visitate in Italia, ben cinque appartengono al territorio toscano: Firenze (2ª in Italia), Siena (12ª), Pisa (14ª), Lucca (19ª) e l’Arcipelago toscano (20ª).