Oltre la metà degli studenti italiani di 15 anni presenta difficoltà nella comprensione di un testo scritto. Ma non sarebbe una conseguenza del Covid e delle complicazioni che questo ha comportato in ambito scolastico nel normale svolgimento delle lezioni. Il problema sarebbe ben più radicato, e risiederebbe in una situazione preesistente che, semmai, è stata inasprita dalla pandemia.
15enni hanno difficoltà nella comprensione di un testo scritto
Questo è, in sostanza, ciò che il Ministro dell’istruzione Bianchi a dichiarato, in sede di intervista, durante il Salone del libro di Torino qualche giorno fa. Da quanto ha risposto a “La Stampa”, si legge che:
“Il Covid ha esasperato questa situazione, ma è una cosa che ci portiamo dietro da molto tempo prima. E non solo i ragazzi: tutto il Paese ha un problema di alfabetizzazione, di diffusione di libri, di formazione permanente che è uno dei punti fondamentali per lo sviluppo di una Paese”.
Per ovviare a tale situazione il Ministero dell’Istruzione starebbe puntando, oltre che sulla scuola dell’obbligo, quella che ci vede obbligatoriamente sui banchi dai 6 ai 14 anni, anche alla precedente fascia di età, ovvero la 0-6, e quindi sulle scuole dell’infanzia e sugli asili nido (senza tralasciare tuttavia l’età adulta, altrettanto importante).
Bianchi ha anche aggiunto che:
“La scuola è lo specchio del Paese. Se vede nella scuola riflessi i problemi del Paese l’errore sarebbe pensare che questi sono problemi della scuola. Abbiamo un Paese che oggettivamente è frammentato, ci sono delle parti del Paese che, non di fronte alla crisi attuale, ma di fronte a una grande crisi degli ultimi 15 anni, hanno reagito in forma molto diversa”.
Difatti, mentre una parte della Penisola starebbe reagendo bene, un’altra, specie il Sud e le periferie, è ancora indietro.
I dati
Veniamo ai dati diffusi da Save The Children, piuttosto allarmanti. Sarebbe il 51% degli studenti 15enni infatti a non avere le capacità di comprendere un testo scritto. Le ripercussioni di quanto appena letto non si riducono al solo ambito scolare e ad una carriera scolastica poco performante. Bensì anche al piano dello sviluppo economico.
I più colpiti da tale difficoltà sembrerebbero essere i figli delle famiglie meno abbienti, quelle residenti nel Sud Italia o che da qui si sono trasferite altrove. D’altronde, tale difficoltà di comprensione sarebbe causata da una concatenazione di fattori. Tra questi, oltre che un ambiente familiare poco stimolante, ci sarebbero una carente preparazione di base ed uno scarso allenamento alla lettura.
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