Vi raccontiamo oggi due vicende che testimoniano come le scuole italiane stiano attraversando un periodo tutt’altro che florido. A Roma e a Milano, così come quasi in tutte le città italiane, i fondi a disposizione degli istituti non sono elevati e i problemi, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, sono imbarazzanti.
Al Liceo Tacito di Prati, su sette nuove prime classi, due saranno formate da 35 studenti e da 33 studenti . E non è da escludere che si possano affollare ancor di più, qualora gli alunni "rimandati" non superassero gli esami di recupero in corso in questi giorni. Anche al Liceo Tasso di Roma, una delle scuole più rinomate, le prime classi (IV Ginnasio) sono quasi tutte formate da 30 elementi. Un numero eccessivo, ed è forte il rischio per i professori di non riuscire a seguire adeguatamente ogni ragazzo. Ricordiamo che Il ministero ha stabilito un limite di 27 studenti per classe, limite che salta qualora gli alunni in esubero non consentono di formarne un’altra di almeno 20 studenti.
Mancano dunque le aule, si formano meno sezioni e le classi rischiano di ‘esplodere’. Ma c’è anche chi nelle classi trova banchi, lavagna ma non le sedie. E’ l’incredibile caso dell’Istituto professionale Bertarelli. La preside Giuditta Pieti inviterà gli studenti a portarsi da casa la sedia: “In questa scuola mancano almeno cento sedie, chi ne avesse una in più a casa è pregato di portarla con sé domani”, le parole che la Pieti dirà agli alunni durante l’incontro ufficiale di inizio anno. Le richieste allo Stato sono state numerose, ma al Bertarelli l’ultima fornitura di attrezzature risale al 1965…