Scopriamo insieme quali sono le origini del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, attraverso l’intervento di Roberto Giovannini pubblicato su La Stampa, che riportiamo in maniera parziale. Fate attenzione che domande e le risposte che leggerete possono esservi utili come ripasso per un eventuale interrogazione di storia o di educazione civica.
Che cos’è la Festa del Primo Maggio?
Nasce nell’Ottocento come giornata di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi di progresso sociale, per migliorare la propria condizione.
Perché proprio a maggio?
Se si vuole, nella tradizione popolare di molti Paesi europei già esisteva la festa che in Italia si chiama «Calendimaggio»: una giornata che celebra l’esplosione della primavera, la rinascita della natura. All’inizio di maggio scadevano di norma i contratti di affitto, si facevano le semine primaverili, riprendeva il lavoro in edilizia. Solo successivamente però ha preso il significato di una festa per tutti coloro che lavorano.
Ma è una festa di chiara connotazione politica…
Certamente, è una festa figlia delle lotte del movimento operaio e socialista. Per la precisione, è figlia della rivendicazione – coniata in Australia nel 1856 – di «otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire». Quella dei «tre otto» era una parola d’ordine assolutamente rivoluzionaria nei paesi che si stavano rapidamente industrializzando, in cui prevalevano orari di lavoro di 11, 12 ore in condizioni spesso bestiali.
Qual è stato, dunque, il primo «Primo Maggio»?
Quello del 1867. Il Primo maggio 1867 entrava in vigore nello Stato USA dell’Illinois una legge per la giornata lavorativa di otto ore, ma molti imprenditori non volevano rispettarla: per le vie di Chicago sfilarono 10mila operai (tantissimi immigrati tedeschi), il più grande corteo mai visto fino ad allora. Quasi vent’anni dopo, nel 1886, arriva il secondo «Primo Maggio».
Per approfondimenti vi rimandiamo alla tesina sui lavoratori, utile per chi affronta quest’anno la maturità, e un sintentico video realizzato dai ragazzi di bonsai.