Il Profumo: riassunto del libro di Suskind
Il profumo è un romanzo di Patrick Süskind del 1985. Ha ottenuto un successo mondiale, diventando un bestseller tradotto in più di venti lingue. Cercheremo ora di dare tutte le informazioni possibili sul libro, faremo un accurato approfondimento su trama, analisi e commento, così da conoscere tutti i particolari che hanno reso il romanzo del tutto unico, però anche sconosciuto a tanti.
Il Profumo: trama e riassunto
Il romanzo narra la vita di Jean-Baptiste Grenouille, nato in Francia, nel quartiere più povero e maleodorante di Parigi. Grenouille è dotato di un olfatto sovrumano, ma non riesce a sentire il proprio odore e tanto meno riesce a provare nessun sentimento per nessun essere umano. Abbandonato tra i rifiuti subito dopo la nascita dalla madre, Grenouille viene trasferito in un orfanotrofio gestito dalla bambinaia Madame Gaillard, dove cresce completamente disinteressato alla compagnia umana. Il ragazzo ormai cresciuto un giorno capta l’odore di una ragazza decide così che il suo unico obiettivo è quello di specializzarsi nel campo degli odori, e inizia a lavorare come apprendista nella profumeria di Giuseppe Baldini, dal quale si lascia sfruttare, creando anche delle dolcissime e profumatissime fragranze che porteranno ancora più in alto la prestigiosa profumeria del Baldini. In cambio Baldini gli insegna le tecniche dell’arte della profumeria. Ottenuto il diploma di garzone, Grenouille decide di dirigersi a Grasse, di viaggiare e approfondire l’arte della profumeria, con un base solida che il lavoro da apprendista gli aveva già fornito. Il suo viaggio, però, si interrompe quando giunge nei pressi della montagna Plomb du Cantal, luogo in cui è assente completamente ogni tipo di odore e profumo e decide di ritirarsi e vivere per tantissimi anni in una caverna. Dopo sette anni, tuttavia, in seguito ad un incubo in cui si rende conto per la prima volta di non avere un proprio odore personale, Grenouille decide di lasciare la montagna. Viene inizialmente accolto a Montpellier dal marchese de la Taillade-Espinasse, autore di bizzarre teorie pseudoscientifiche, che lo usa come cavia per le sue ricerche. Dopo vari lavori e apprendistati in alcune botteghe, giunge alla conclusione di non provare più alcun interesse per la vita, ritorna a Parigi, nello stesso luogo dove era nato, dove, di fronte a un gruppo di malviventi, si versa addosso tutto quanto il profumo creato da se stesso che riporta alla fragranza dell’odore umano e sotto l’effetto del profumo, consumati dal desiderio, i malviventi fanno a pezzi Grenouille e lo divorano.
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Il Profumo: commento
Letta la trama e il riassunto non dobbiamo assolutamente sottovalutare la morale che l’autore vuole indicarci con la stesura di questo libro. Infatti la domanda da porsi è la seguente: cosa ha voluto dirci Süskind? Ogni ipotesi può sembrare azzardata, ma forse il senso della metafora olfattiva e riporta l’autore all’angoscia esistenziale della solitudine: essere senza profumo significa essere invisibile, non poter sentire la propria persona e tanto meno essere completamente assente nei confronti delle altre persone che non vedendolo, neanche lo potevano sentire. Il modo che troverà per farsi notare e per vivere un estremo gesto d’amore nei suoi confronti, da sempre negato anche dalla madre stessa, è a dir poco sconcertante, riporta alla coscienza i misteri e i tabù della mente umana. Dopo la lettura del libro, una buona idea per cogliere ancor di più l’interpretazione della morale del libro è la visione del film, che immortala tutto ciò che lo scrittore voleva trasmettere e rappresentare!
(Foto: Il profumo – storia di un assassino, courtesy of Constantin Film – DreamWorks)
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