Scopriamo la definizione del termine inetto, aggettivo dai diversi utilizzi caro a scrittori quali D’Annunzio, Svevo e Pirandello.
Inetto: etimologia e significato
L’aggettivo inetto deriva dal latino ineptu(m), composto dal prefisso negativo in– e un derivato di aptus, ovvero ‘adatto’. Similmente a inabile o incapace, il termine indica dunque una mancanza e, nello specifico, l’assenza di attitudine, preparazione, o esperienza, nello svolgere un determinato compito o mestiere (es. ‘essere inetto al comando, alle armi’ o ‘un impiegato inetto’). L’utilizzo del termine potrebbe dunque essere assimilabile a quello di inabile (inetto/inabile al lavoro), sennonché, se utilizzato da solo, e quindi con significato assoluto, la sua connotazione diviene prettamente dispregiativa, fino ad esprimere l’idea di assoluta incapacità (es. ‘quell’uomo è un inetto, un buono a nulla’); incapace di svolgere persino le mansioni più elementari.
In zoologia, si definiscono altresì inetti quei cuccioli di animali, come ad esempio gli uccelli appena usciti dall’uovo, incapaci di nutrirsi da soli (‘prole inetta’).
Sinonimo e contrario di inetto
Sinonimi di inetto possono dunque essere considerati: incapace, inesperto, incompetente, inabile, sciocco, pasticcione, imbranato, inefficiente, dappoco, maldestro, inidoneo, inadeguato, inadatto, incompetente, ma anche buono a nulla.
Contrari sono invece idoneo, adatto, atto, abile, adeguato, competente, esperto, provetto, valido, ecc.
Inetto secondo Svevo
Particolarmente cara a Italo Svevo, la figura dell’inetto è inoltre al centro dei romanzi ‘Una vita’ (1892), ‘Senilità’ (1898) e ‘La coscienza di Zeno’ (1923), i cui protagonisti sono uomini insoddisfatti ma irresoluti, che pur pieni di frustrazioni, subiscono gli eventi anziché dominarli. L’inetto sveviano è un essere privo di forte volontà, poco incline all’azione, vittima delle sue stesse debolezze, che soggiace passivamente ai condizionamenti ambientali e alle pulsioni dell’inconscio; incapace di vivere veramente. Non è dunque un eroe, né in senso positivo né in senso negativo, bensì un abbozzo. Un essere che, secondo Svevo, nonostante tutto è in divenire, cui, a differenza degli individui “normali”, “sani”, non è quindi preclusa la possibilità di evolversi.
Inetto secondo Pirandello
Seppur simile, la visione di Pirandello si distacca da quella di D’Annunzio rivelandosi, forse, più cupa. Seconco lo scrittore siciliano, infatti, l’uomo, oltre ad essere sconfitto da se stesso, viene sconfitto anche dalla società. Questa ci impone di indossare delle maschere che, alla lunga, ci annientano e ci rendono impossibile capire chi siamo realmente.
Frasi di esempio con inetto
- Era mai possibile che avesse sentito bene? Joshua l’accarezzò, famelico ma inetto.
- Naturalmente mi aveva sempre considerato un padre inetto e volevo dimostrarle il contrario.
- Perdono, mille volte perdono di averti sospettato inetto! Gli occhi le si riempirono di lacrime.
- Onorio è cresciuto, ventiquattro anni, ma imbelle, incapace di consiglio e inetto all’azione.
- Ai suoi occhi era un perdigiorno, un inetto, un delinquente e un fallito, che faceva soffrire la madre.
- Non un inetto, ma di quelli che sgomitavano per farsi intervistare quando c’era una telecamera in vista.
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