Le metamorfosi o Asino d’oro di Apuleio, riassunto
Il latino non è mai stato il tuo forte? Lo studi dai primi anni dei superiori però non ti piace molto? E in più ti serve un approfondimento sulle Metamorfosi o Asino d’oro di Apuleio? Beh, allora sei capitato nel posto giusto al momento giusto. Alla fine della lettura del nostro articolo sicuramente avrai le idee più chiare su cosa tratta l’Asino d’oro. Lucio Apuleio è stato uno scrittore, sacerdote, filosofo e mago romano di scuola platonica. È noto in particolare per la composizione dell’opera Le metamorfosi o Asino d’oro. Il prenome Lucio, come tradotto dai codici, risulta sospetto, a causa dell’omonimia con il protagonista-narratore di quest’opera.
L’Asino d’oro di Apuleio: introduzione all’opera
L’opera è composta da 11 libri. Le Metamorfosi, note anche come L’asino d’oro, raccontano le peripezie e le avventure del giovane Lucio, che viene trasformato in asino. Lucio vive così diverse avventure, fino a scoprire un rito misterico collegato alla dea Iside. Quella di Lucio-asino è però solo la fabula principale, a cui sono collegate le vicende e le avventure dei personaggi secondari che costituiscono anche dei contrasti fondamentali per la trama principale, tra cui quella celeberrima di Amore e Psiche. Il romanzo di Apuleio, conosciuto fin dal Medioevo anche con il titolo “Asinus aureus”, è rimasto un testo fondamentale per gli autori successivi: le sue tracce si trovano ad esempio nelle novelle del Decameron.
L’asino d’oro, riassunto delle Metamorfosi di Apuleio
Lucio, un giovane greco, nel suo viaggio verso la Tessaglia si fa suggestionare dai racconti del compagno Aristomene, che lo mette in guardia sui rischi del viaggio. Una volta arrivato a Ipata, scopre che Panfila, moglie dell’usuraio Milone che gli ha dato ospitalità, ha poteri magici. Il giovane greco dopo aver visto Panfila tramutarsi in gufo, si spalma il corpo con il medesimo unguento magico, ma per un errore il giovane si trasforma in un asino. Inizia così l’avventura del giovane Lucio, che dovrà, per tornare uomo, mangiare delle rose. Fotide assicura di portargliele per il giorno seguente. Tuttavia, durante la notte Lucio viene rapito da alcuni briganti insieme ad una fanciulla, Carite.
Asino d’oro di Apuleio: la favola di Amore e Psiche
All’interno di questa scena s’inserisce l’incredibile storia di Amore e Psiche. Psiche è una fanciulla mortale di una bellezza unica, tanto che è paragonata alla Dea della Bellezza Venere. Quest’ultima, invidiosa di Psiche, dà mandato a suo figlio Eros, dio dell’amore, di far innamorare Psiche dell’uomo più brutto della Terra, così da svergognare pubblicamente la “rivale”. Tuttavia, per un incidente, Amore si ferisce con una freccia e da qui scatta immediatamente l’innamoramento per la bella fanciulla Psiche. L’amore sembra trionfare ma le sorelle di Psiche, invidiose, insinuano nella protagonista il dubbio che il compagno sia in realtà un essere orribile e deforme, che non ha il coraggio di farsi vedere in piena luce da lei. Così, una notte, Psiche decide di volere vedere e di illuminare il volto di Amore con una goccia di olio, proveniente dalla lampada, però un goccia cade su stessa ed è da qui che viene svelato il tradimento di Amore. Psiche in preda alla disperazione provocata dalla scoperta del tradimento medita il suicidio. Venere, madre di Amore, sottopone Psiche a diverse prove con cui recuperare l’amore del figlio. Psiche si reca negli Inferi per avere un confronto con Proserpina e chiede di poter fare la prova della Bellezza. La dea le consegna un’ampolla contenente il Sonno, così che, quando la fanciulla apre la boccettina cadrà in sonno profondo. Amore interviene per risvegliare l’amata, che alla fine viene trasformata in dea e sposa Amore durante un banchetto nell’Olimpo.
Metamorfosi di Apuleio, le avventure di Lucio
Terminata la narrazione, Lucio e Carite provano a fuggire, ma non riescono e poco dopo vengono salvati dal fidanzato di Carite. Dopo la morte di Tleponemo e Carite a causa del malvagio Trasillo, che pretende la fanciulla in sposa, Lucio prima rischia la vita presso una famiglia di mandriani, poi riesce a fuggire con un gruppo di schiavi e viene venduto a un gruppo di sacerdoti della dea Cibele, che utilizzano il ragazzo durante i loro riti e le loro celebrazioni. Lucio infine conosce un fruttivendolo che lo ama e lo protegge in modo amorevole. Una sera, dopo un banchetto, un soldato romano cerca di impossessarsi con la forza dell’animale; successivamente, l’ortolano viene condannato a morte. Lucio così entra in una casa di soldati, improvvisamente il padrone di casa decide così di far esibire Lucio come un’attrazione da circo. Lucio trascorre anche una notte d’amore con una nobildonna di Corinto, queste sue doti vengono conosciute da tutti finché non gli viene proposto di esibirsi con una condannata a morte. Lucio, inorridito dalla bassezza morale degli uomini, fugge e arriva fino al mare e in preda alla disperazione implora e invoca la luna. Ed è qui che gli appare la Dea Iside, di cui si terrà il giorno seguente la cerimonia del navigium Isidis; ella gli svela che, se immergerà il capo in mare sette volte e poi mangerà le rose sulla corona del sacerdote, recupererà le fattezze da umano.
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