Maturità 2020 per privatisti: le regole da seguire
Eccoci ancora una volta a parlare di esami di maturità e ci rivolgiamo, in particolare, a coloro che devono sostenerli da privatisti. Tutti gli altri che lo avete sostenuto non dovete temere nulla, ormai avete finito e non si può più tornare indietro. Dal momento che questo è stato un anno davvero molto particolare a causa del Covid-19, sono state introdotte delle nuore regole in modo che gli esami venissero svolti nella massima sicurezza. Andiamo dunque a fare maggiore chiarezza.
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Maturità 2020 per privatisti: le regole al tempo del Covid-19
I candidati esterni dovranno superare la prova preliminare con un punteggio minimo di sei decimi in ciascuna delle discipline per le quali sostiene la prova. L’esame sarà effettuato in presenza; qualora il candidato non potesse essere fisicamente a scuola, potrà sostenere la prova a distanza, in videoconferenza. Si articolerà in cinque momenti prestabiliti: discussione dell’elaborato sulle materie d’indirizzo, analisi del testo di letteratura italiana, un percorso multidisciplinare sulla base dei materiali predisposti dalla commissione, una relazione sui Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, ex alternanza scuola lavoro, domande sulle attività di «Cittadinanza e Costituzione».
Maturità 2020 per privatisti: date
La data è il 9 settembre e, come è avvenuto per gli esami dei maturandi interni, due giorni prima, quindi il 7, si terrà la plenaria in cui i commissari incontreranno il presidente di commissione. Per accedere agli Esami però, è necessario che i privatisti sostengano l’esame preliminare per l’ammissione il cui svolgimento partirà dal 18 Luglio 2020, ed è fondamentale che lo superino con un punteggio minimo di sei decimi. Come saprete, l’esame consisterà nella sola prova orale della durata massima di 60 minuti.