Maturità 2021: posticipata la data del 16 giugno?
Mancano pochi mesi all’esame di maturità, tuttavia ancora ci sono delle incertezze su tutto, a partire dalla data. Secondo quanto stabilito dal Ministero dell’Istruzione (come da decreto ministeriale del 25 settembre 2020) l’esame è previsto per il 16 giugno 2021, tuttavia ci potrebbero essere delle modifiche se il nuovo ministro dell’Istruzione del probabile nuovo Governo Draghi scegliesse di prolungare l’anno scolastico 2020/2021. “Abbiamo chiesto agli studenti di farci delle proposte: lo scorso anno ci hanno presentato proposte ragionevoli. […] Una decisione la prenderemo a breve, i ragazzi a causa dell’incertezza assoluta per le date che slittano come la tela di Penelope, hanno bisogno di avere certezze che il ministero deve dare”, ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a “Tutti in classe” su Radio 1.
Maturità 2021: le ipotesi di Draghi
Tra le notizie che circolano nelle ultima ore c’è una rimodulazione del calendario scolastico con – sempre ancora solo un’ipotesi – un’eventuale prolungamento dello stesso fino al mese di giugno o luglio non solo di mattina ma anche di pomeriggio, per permettere a tutti di recuperare i molti giorni di scuola persi. E consentire, così, di potersi mettere al pari con i programmi di ogni singola materia per poi iniziare il nuovo anno, a settembre, senza particolari problemi. E, nonostante la Didattica A Distanza stia facendo passi da gigante, non si può certo dire che alcuni studenti ne abbiano risentito.
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Maturità 2021: le previsioni
Quest’anno si – rispetto al passato anno scolastico – si potrà bocciare: l’ammissione non sarà scontata. La proposta della ministra Azzolina è quella di far sostenere agli studenti del quinto anno del liceo la sola prova orale, probabilmente partendo da un elaborato concordato con gli stessi professori. Alcune forze politiche hanno proposto di sottoporre i maturandi ad almeno una prova scritta, quella che caratterizza dall’indirizzo scelto. “Noi del Pd abbiamo sottolineato che prendere una decisione così in anticipo è una resa, se poi la situazione epidemiologica peggiora ci si penserà. Soprattutto riteniamo che una prova di italiano scritto vada fatta”, ha commentato Flavia Nardelli, capogruppo Pd.
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