Quasi uno studente su due ha subito molestie sessuali a scuola negli Stati Uniti. E’ il risultato choc di un sondaggio effettuato dall’ Association of American University Women (AAUW). Secondo i dati raccolti durante l’indagine su un campione di quasi 2000 ragazzi, il 48% degli allievi di medie e superiori americane sarebbe stata vittima di comportamenti scorretti a sfondo sessuale nell’ultimo anno scolastico. Nella gran parte dei casi, i molestatori erano dei compagni di scuola.
Un terzo degli studenti ha dichiarato di essere stato nell’ultimo anno bersaglio di commenti sessuali o scherzi, uno su cinque è stato chiamato gay o lesbica con intenti negativi. Il 13% è stata toccato in modo sgradito e il 4% è stato costretto addirittura ad avere rapporti sessuali. Sono le studentesse a subire maggiormente le avances indesiderate dei coetanei (le patiscono il 56% delle ragazze contro il 40% dei ragazzi). Molestie che vengono attuate sia di persona sia in via informatica.
Le conseguenze sono molto gravi a livello psicologico: l’87% dei ragazzi che hanno subito questo tipo di attenzioni sgradite ha avuto difficoltà a studiare, rifiuto di andare a scuola e malessere fisico. Molto bassa la fiducia negli insegnanti, interpellati dalle vittime solo nel 9% dei casi. In generale, le molestie sono subite in silenzio: la metà degli studenti ha detto di ignorarle e solo uno su quattro ne ha parlato con qualcuno.
Dal sondaggio emergono anche le motivazioni dei molestatori. Il 44% di loro ritiene questi comportamenti normali a scuola, il 39% lo fa per divertimento, il 23% agisce per vendetta. E così le molestie sessuali diventano un vera e propria forma di bullismo sui coetanei più indifesi. Tanto da indurre la scuola statunitense ad una severa riflessione su quanto sia stato fatto in passato per prevenire episodi del genere.