Ci siamo: le notizie tanto attese per la fine di gennaio sono arrivate! Iniziano a circolare le linee guida per l’esame di maturità 2022 e gli studenti non ne sono affatto contenti. L’Ordinanza, uscita alla fine della giornata di ieri, prevede la reintroduzione all’Esame di maturità delle prove scritte: una di italiano e una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame; seguirà il classico colloquio orale che non era mai stato abolito.
Ai nastri di partenza il 22 giugno 2022 alle 8.30 per la prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. Il tema della maturità 2022 sarà articolato in 7 tracce divise a loro volta in tre tipologie: analisi e interpretazione di un testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Si potrebbe parlare di pandemia, ma anche delle recenti consultazioni che hanno portato all’elezione del Presidente della Repubblica. Il giorno successivo, il 23, dovrai affrontare la seconda prova scritta, diversa a seconda dell’indirizzo che hai scelto, stabilita dalla commissione, le cui domande verranno estratte dal programma di studi dell’ultimo anno. Le discipline saranno comunicate a breve, quando le Ordinanze verranno rese pubbliche. Poi ci sarà la prova orale in cui lo studente partendo da un testo pre-elaborato dovrà rispondere alle domande della commissione sull’iter di studi che ha perseguito.
Esame di maturità: la Commissione e i voti
Nell’ordinanza viene specificato che le commissioni che valuteranno gli studenti saranno composte da sei docenti interni e un Presidente esterno. Entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe dovrà produrre un protocollo con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, partendo dall’Educazione Civica. Non è cambiata la votazione finale che verrà elaborata in centesimi partendo dai crediti formativi (assegnati fino ad un massimo di 40: 12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Gli scritti avranno lo stesso punteggio, l’orale invece conterà 20. La lode, poi, verrà assegnata solo raggiungendo l’unanimità della Commissione. La buona notizia è che gli Invalsi avranno un peso relativo e che il tempo per prepararsi è ancora tanto. Gli studenti, comunque, non sono soddisfatti: venerdì 4 febbraio partirà un corteo da Piramide con direzione Ministero per protestare in merito alle ultime decisioni prese in ambito maturità. Atteso per la stessa data un nuovo decreto Covid che potrebbe ancora ribaltare le carte in tavola. Tra le questioni aperte anche quella relativa al Green Pass per l’accesso alla valutazione.