Mancano ormai pochi giorni alla Pasqua 2022 e su tutti gli studenti incombe il classico spauracchio dei compiti delle vacanze: dal 14 aprile i ragazzi di tutte le scuole d’Italia avranno a loro disposizione 5 giorni di sosta, ma dovranno fare i conti con il carico dei compiti assegnati dai loro insegnanti.
A tal proposito, giunge un appello accorato proprio da parte di una docente, Gisa Messina, che, tramite il sito OrizzonteScuola, recapita una lettera aperta ai suoi colleghi. “Tra pochi giorni è Pasqua! Una Pasqua particolare è quella che ci accingeremo a festeggiare anche quest’anno avvolta da dubbi e incertezze a causa della assurda guerra tra Russia e Ucraina; incertezze che si addizionano al periodo già instabile che tutti stiamo vivendo da ben due anni a causa della pandemia” scrive Messina.
Pasqua 2022, stop ai compiti per le vacanze: l’appello di una Prof
“La Pasqua è una festa cristiana e culturale commemorativa della Resurrezione di Gesù dai morti, descritta nel Nuovo Testamento. Ma da insegnante, quale sono, il pensiero non può che essere rivolto ai giovani, i quali stanno vivendo anni difficili, caratterizzati da mille problematiche” continua la docente.
“Si è visto e si continua a vedere crescere il loro disagio in molte occasioni (somatizzazioni, ritiro sociale, dipendenze patologiche, panico e depressioni, difficoltà nel linguaggio, nelle relazioni sociali…) e si è anche notato l’aumento di sentimenti e stati d’animo negativi come smarrimento, paura, rancore, rabbia”.
La professoressa Messina sottolinea con decisione il peso specifico maggiore dei due anni di emergenza sanitaria sulle spalle dei più giovani, privati della possibilità di una sana socialità a scuola e fuori. Occorre perciò guardare con rinnovata attenzione e volontà di cura al crescente malessere dei ragazzi, soprattutto nell’ambito dell’istituzione scolastica.
I ragazzi soffrono i contraccolpi della crisi sanitaria e della guerra: devono poter recuperare uno spazio di serenità
Infatti, continua Messina, “questo disagio diffuso deve essere intercettato e accolto. Presto! Non solo dagli psicoterapeuti, o dalle figure specializzate, ma anche dalle istituzioni. Penso soprattutto alle famiglie e alla scuola”. Si tratta di rimettere in piedi insomma una rete di relazioni efficaci in grado di aiutare il superamento della crisi.
Diviene dunque nuovamente centrale il ruolo dei genitori, i quali, di concerto con i docenti, devono fornire ai ragazzi il sostegno più adeguato e contribuire a ridurre il loro senso di solitudine: “si deve edificare la fiducia nella relazione, laddove la fiducia è stata brutalmente incrinata dalla violenza della pandemia e adesso dallo scoppio di questa inutile guerra così tanto vicino, che rende tutto ancora più drammatico”.
L’appello della professoressa si conclude proprio con la richiesta ai colleghi di alleggerire il carico di lavoro degli studenti durante il periodo delle vacanze pasquali, in modo da consentire loro di recuperare uno spazio di distensione e benessere latente ormai da troppo tempo.
“Il mio augurio, per questa Santa Pasqua, è proprio rivolto agli educatori, ai miei colleghi: siate ricettori di segnali e decodificatori di messaggi, siate solerti e accorti ad aiutare i nostri giovani per costruire, tutti assieme, un periodo di serenità, di cui tutti abbiamo un disperato bisogno” sottolinea la docente.
“Quindi per le vacanze di Pasqua vi raccomando insegnanti tutti: aiutare i ragazzi non vuol dire seppellirli di inutili compiti per le vacanze! Le vacanze sono vacanze! E quelle 2022 lo devono essere ancor di più” conclude Messina.