Perché si dice Kafkiano? Significato e origine - StudentVille

Kafkiano: significato e origine

Kafkiano: il significato e l’origine del termine

Avete mai sentito dire di una persona che è kafkiana? Vi sarà sicuramente capitato di trovarvi in un discorso con un amico, o anche sentirlo di sfuggita in televisione, in un film o in una serie tv, ed è per questo che vogliamo fare chiarezza. Essere informati e preparati su diversi e determinati argomenti è molto importante perché ci rende delle persone complete, in grado di stare al mondo, di poter parlare di qualsiasi cosa e con chiunque. Sono delle conclusioni a cui, chi prima chi dopo, ci si arriva e, una volta che si è presa coscienza della necessità di conoscere, è bene rimboccarsi le maniche, aprire orecchie e mente e andare alla conoscenza di tutto quello che ci offre ciò che ci circonda.

Kafkiano: il significato del termine

Oggi ci sentiamo un po’ come gli uomini della famiglia Angela che vanno alla scoperta del mondo, vogliono conoscere ciò che non sa e che tentano, con tutte le possibilità, di diffondere e condividere con gli altri. Partiamo da cose semplici, come ad esempio l’uso dell’aggettivo kafkiano per scoprirne e capirne il significato. L’aggettivo si riferisce a delineare una situazione paradossale e angosciante ma che viene comunque accettata come immutabile, rendendo così impossibile una qualunque reazione sia a livello pratico, sia a livello psicologico. Qualunque avvenimento produca un effetto assurdo e straniante può essere definito ‘kafkiano’ quando delinea qualcosa di estraneo e familiare al tempo stesso, e risuona inquietante proprio per questa sua spiazzante ambiguità. Il termine fa parte del nostro parlato quotidiano e la definizione che vi abbiamo citato non è farina del nostro sacco, ma l’abbiamo presa dai vocabolari della nostra lingua e l’abbiamo voluta condividere con voi per farvi capire esattamente di cosa si tratta e per insegnarvi, qualora ne aveste bisogno, ad usarlo.

Kafkiano: da dove deriva il termine

Come è facile da intuire, il termine deriva dal solo e inimitabile Franz Kafka vissuto dal 1883 al 1924 scrittore di Praga autore di importanti opere come La Metamorfosi e Il Processo. L’aggettivo kafkiano, e il suo attuale significato, derivano proprio da una profonda e attenta lettura di questi romanzi e assume il significato inequivocabile di paradossale, allucinante e assurdo. La metamorfosi è la storia della trasformazione di un giovane in coleottero, mentre il Processo è la storia di un uomo che viene accusato ingiustamente e non può difendersi perché non conosce nulla su quest’accusa.

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