Perché si festeggia il 1° maggio, festa dei lavoratori? Molti di noi sono abituati a trascorrerlo all’aperto, facendo una scampagnata, riunendosi in famiglia per una grigliata o, ancora, ad assistere ad un concerto all’aperto. In realtà, però, pochi di noi si interrogano sulla motivazione che sta alla base di questa ricorrenza. Cosa è successo il primo maggio e perché è stata scelta proprio questa data per celebrare la Festa dei lavoratori? Scopriamone di più.
Perché si festeggia il Primo maggio, la festa dei lavoratori?
Il Primo Maggio in Italia e nel mondo si celebra la Festa del Lavoro. Come anticipato, non si tratta esclusivamente di un giorno di vacanza. La festa si pone lo scopo di ricordare tutti coloro che si sono battuti per ottenere condizioni lavorative umane, per non essere più sfruttati con orari impossibili e per ottenere quei diritti di cui oggi godiamo e che ci sembrano scontati. Approfondiamo l’argomento attraverso la storia del 1° maggio ponendo l’accento, in particolare, su cosa viene ricordato.
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Storia del 1 maggio, Festa dei lavoratori
La Festa del Lavoro trae origine da una manifestazione organizzata il 5 settembre 1882 negli Stati Uniti dai Knights of Labor, i Cavalieri del Lavoro. Tale iniziativa aveva lo scopo di ottenere alcuni diritti fondamentali per i lavoratori. Nell’Ottocento, infatti, i lavoratori non godevano di nessun diritto: lavoravano anche 16 ore al giorno in condizioni pessime, e spesso morivano sul posto di lavoro. Dal 1884 si decise di manifestare ogni anno e, nel mese di maggio del 1886, in una delle tante manifestazioni avvenute a Chicago per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore, ci furono scontri fortissimi culminati il 4 maggio con il massacro di Haymarket nel quale morirono 11 persone per mano dei poliziotti che, ad un certo punto, spararono sulla folla.
Quando è stata istituita la Festa
Il 20 luglio 1889, durante la Seconda Internazionale riunitasi a Parigi, si decise di celebrare la Festa del Lavoro l’1 maggio, proprio in ricordo delle vittime di Chicago. Nel corso della Seconda Internazionale venne indetta una grande manifestazione per l’1 maggio 1890, così da chiedere alle autorità normative che riducessero la giornata lavorativa ad 8 ore. In Italia la Festa fu introdotta due anni dopo.
Festa dei lavoratori in Italia
L’iniziativa prese piede a livello internazionale e il Primo Maggio divenne il simbolo mondiale delle lotte operaie per conquistare diritti e condizioni di lavoro migliori. Nonostante la repressione di molti governi, il primo maggio 1890 si registrarono tantissime adesioni alla Festa dei Lavoratori e alle manifestazioni indette per quella giornata. In Italia, tale celebrazione non ha avuto sempre vita facile: durante il Fascismo l’1 maggio venne abolito, e la festa dei lavoratori confluì nel Natale di Roma, la festa del 21 aprile che celebra la fondazione di Roma nel 753 a.C. La festa su ripristinata nel 1945, ma nel 1947, durante una manifestazione a Portella della Ginestra a Palermo, la banda del bandito Salvatore Giuliano sparò su 2000 lavoratori in festa: morirono 11 persone e 50 rimasero gravemente ferite.
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