Cos’è il Ramadan e perché si celebra
Per oltre un miliardo e mezzo di persone da domenica 5 maggio è cominciato il Ramadan, celebrazione che terminerà il 3 giugno 2019 con il giorno di festa chiamato Aid Al Fitr o Aid Assaghir. Sapete di cosa si tratta? Di certo lo avete sentito nominare e lo associate ad un mese di digiuno, ma in realtà non si tratta solo di questo: scopriamolo subito insieme!
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Ramadan: cos’è e cosa si fa durante questo mese
Si tratta del nono mese del calendario islamico e dura 29 o 30 giorni: il numero dei giorni viene stabilito in base all’osservazione della prima falce di luna nuova. Durante questo periodo non bisogna bere, mangiare, fumare, mentire e avere rapporti sessuali dall’alba al tramonto e occorre invece pregare. Prima di andare a dormire viene recitata una preghiera insieme ad altre persone, chiamata Taraweeh. Sono esclusi dal Ramadan i bambini, i malati, le donne in attesa e coloro che dovranno compiere un lungo viaggio.
Perché il Ramadan ha ogni anno una data diversa?
I musulmani hanno un calendario diverso rispetto al nostro: si tratta di un calendario lunare che parte dal 622 d.C., quando Maometto e i suoi fedeli si trasferirono da La Mecca a Medina. Dunque, per i musulmani ci troviamo nel 1438. Inoltre, il calendario lunare ha 10 giorni in meno rispetto a quello che usiamo noi, di conseguenza il periodo del Ramadan cambia ogni anno.
Cosa sapere sul Ramadan: origini
Secondo la religione islamica i primi versi del Corano furono rivelati a Maometto durante il Ramadan, precisamente nella notte di Laylat al-Qadr (una dispari delle ultime dieci del mese). Durante questa notte Dio perdona ogni peccato ed esaudisce ogni desiderio: visto che però non si sa con esattezza quale sia questa notte, i musulmani trascorrono le notti dispari degli ultimi dieci giorni a pregare.
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