Ratificare: cosa denota e quando è bene servirsene - Studentville

Ratificare: cosa denota e quando è bene servirsene

Cosa significa ratificare: la spiegazione del verbo, cosa denota e i possibili contesti di utilizzo.

Approfondiamo il termine ratificare, parola diffusamente utilizzata nel linguaggio giuridico (e non solo) della quale vale la pena conoscere i campi di applicazione.

Ratificare, etimologia e significato

Con il verbo ratificare (derivato della locuzione latina ratum facĕre composta di  rătus, participio passato di reri, stabilire, e facere, fare) si intende propriamente l’atto di rendere valido, confermare, convalidare, o riconoscere come legittimo, un accordo, documento o situazione preesistente. E’ possibile, ad esempio, ratificare la pace, un verbale, un contratto, delle dimissioni o in generale la ratifica dei provvedimenti.

Ratificare, significato giuridico

In senso giuridico, il verbo si utilizza per indicare l’approvazione di un atto, negozio, o contratto, precedentemente siglato da un delegato. In diritto internazionale, la ratifica è di fatti quell’istituto giuridico mediante il quale uno Stato fa propri gli effetti di un accordo, di una convenzione, o di un trattato, concluso dal proprio rappresentante. All’interno dell’Unione Europea, la ratifica da parte di ogni Stato membro è necessaria per l’entrata in vigore di un trattato.

Per quanto riguarda invece il diritto amministrativo, la ratifica si ha quando l’organo competente fa proprio un atto emesso da un organo incompetente. In questo senso, la ratifica si configura come atto amministrativo tramite il quale viene sanato un atto ‘viziato’ in quanto emanato da un’autorità che non ne aveva la competenza e quindi annullabile. Attraverso la ratifica, l’autorità che ha la competenza per l’emanazione dell’atto, fa suo (ovvero convalida, riconosce) l’atto viziato, rendendolo valido a tutti gli effetti.

In senso generico, è infine possibile utilizzare il verbo ratificare per indicare il riconoscimento da parte dell’organo competente della piena validità di un provvedimento, o ancora l’atto di convalida circa l’operato di un organo di rango inferiore (es. “il ministro ha ratificato la mia nomina”), nonché la conferma di un atto proprio precedentemente compito (es. ratificare le precedenti dichiarazioni). Per estensione, il significato generico di ratificare può dunque essere quello di ‘sancire mediante approvazione’, ‘riconoscere come legittimo’ o semplicemente ‘confermare’.

Sinonimo di ratificare

Sinonimi di ratificare possono essere considerati: approvare, accettare, confermare, riconoscere, convalidare, avallare, sottoscrivere.

Contrari sono, invece: respingere, invalidare, confutare, abrogare.

Frasi con ratificare

Alcune frasi con il verbo ratificare che possono essere utili a comprenderne il significato sono:

  • In lontananza brontolò un tuono come per voler ratificare la sua dichiarazione.
  • Pronunziando la condanna a morte, io non feci altro che ratificare quel verdetto.
  • Ma per ratificare quell’accordo bisognava redigere e firmare un contratto e un testamento.

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