Riccardo III di Shakespeare: riassunto e commento

Riccardo III di Shakespeare: riassunto e commento

Riccardo III di Shakespeare: riassunto e commento

Uno dei più grandi autori internazionali di sempre è William Shakespeare e a scuola ti troverai sicuramente a studiare le sue opere. Le tragedie, tuttavia, non fanno per te? Allora, in quest’articolo troverai una soluzione adatta alle tue esigenze: un riassunto di Riccardo III di Shakespeare con commento, così da sapere di cosa parla l’opera e quali sono i messaggi che trasmette. Riccardo III è l’ultima di quattro opere teatrali scritte dal Bardo sulla storia inglese, concludendo un racconto drammatico iniziato con Enrico IV – parte 1 e portato avanti con Enrico IV – parte 2 ed Enrico IV – parte 3.

Scritta tra il 1591 e il 1592, Riccardo III narra gli eventi storici al termine dalla Guerra delle due rose tra la famiglia Lancaster e la famiglia York, che portò alla presa definitiva di potere dei Tudor. Per approfondire il contenuto dell’opera leggi il nostro riassunto con commento di Riccardo III.

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RIASSUNTO RICCARDO III DI SHAKESPEARE: LA TRAMA

Riccardo III inizia con Riccardo che elogia il fratello, Re Edoardo IV d’Inghilterra: i due sono figli di Riccardo, Duca di York. Tuttavia, il monologo di Riccardo rivela la sua ambizione e l’invidia nei confronti del fratello che regna sul Paese con successo. Riccardo è “deforme, monco”, usando le parole che lui stesso usa per descriversi, e ha deciso di “fare il delinquente e odiare gli oziosi passatempi di questa nostra età”. Il suo piano è chiaro: cospira contro il fratello Clarence, che lo precede come erede al trono, affinché sia condotto alla Torre di Londra e sospettato di assassinio.

Per raggiungere il suo fine, Riccardo corrompe un indovino così che possa confondere il re sospettoso e far restare il ragazzo in prigione, facendolo così poi uccidere da due assassini.

Raggiunto il suo scopo, Riccardo entra nelle grazie di Lady Anna, vedova di Edoardo di Westminster, appartenete alla famiglia Lancaster e principe di Galles, e decide di sposarla, nonostante lui abbia ucciso sia sua madre che suo padre. Anna è vinta dal suo corteggiamento e accetta di sposarlo. Nel frattempo, Riccardo, grazie all’aiuto del suo amico Enrico Stafford, secondo duca di Buckingham, trama per la successione al trono, ma si presenta agli altri signori come un uomo modesto e devoto che non ha manie di grandezza.

Riesce così a convincere i signori a sceglierlo come protettore alla morte di Edoardo IV, che avviene naturalmente, a causa di una malattia, peggiorata dopo la notizia della morte del fratello Clarence. Al fine di assicurarsi il potere, però, Riccardo decide di uccidere tutti coloro che ritiene degli ostacoli, inclusi il giovane principe Lord Hatings, il suo precedente alleato Buckingham e sua moglie Anna, così da poter sposare sua nipote, Elisabetta di York, l’unica erede rimasta di Edoardo IV.

Tuttavia, grazie a un escamotage della mamma di Elisabetta, la Regina Elisabetta, il matrimonio è rimandato. Tutti questi suoi atti lo isolano facendolo rimanere solo contro la rivolta del conte di Richmond, culminata nella battaglia di Bosworth Field. Prima della battaglia, Riccardo riceve la visita dei fantasmi delle persone che ha ucciso, le quali lo ammoniscono dicendogli “Dispera e muori!”. 
Riccardo si sveglia di soprassalto implorando Dio di aiutarlo, realizzando piano piano di essere completamente solo e che per questo non può che biasimare se stesso.

Durante la battaglia di Bosworth Field, Lord Stanley e i suoi seguaci disertano l’esercito di Riccardo, così che quest’ultimo ordina di catturare e uccidere George Stanley, il figlio di Lord Stanley, cosa che non avviene perché la battaglia è in pieno svolgimento. Nonostante il combattimento inizialmente lo favorisca, Riccardo si ritrova presto solo in mezzo al campo di battaglia e urla sconsolato “un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo!”. Riccardo muore poco dopo, dopo un combattimento corpo a corpo contro Richmond, che lo trafigge con la spada. Richmond diventa così il nuovo re, con il nome di Enrico VII, e sposa la principessa Elisabetta della Casa York.

RICCARDO III DI WILLIAM SHAKESPEARE: COMMENTO

William Shakespeare offre un ritratto del tutto negativo di Riccardo III, rappresentato come archetipo del male, figura che si ritrova anche nella descrizione di Macbeth. Le opere del Bardo non vanno interpretate come storicamente accurate, in quanto, secondo gli storici, Riccardo III, che governò per soli due anni, non fu un sovrano più crudele o ingiusto dei suoi predecessori o di chi lo ha succeduto. L’obiettivo del drammaturgo inglese è piuttosto quello di intrattenere il pubblico, affrontando alcuni dei temi più vicini all’uomo e che ne portano alla sua rovina, come l’ambizione e la sete di potere.

È comunque vero che la reputazione di Riccardo III era negativa all’epoca in cui viveva Shakespeare, l’era Elisabettiana. Questo perché la regina Elisabetta I, allora sul trono, era discendente di Enrico VII, il conte di Richmond (di casa Lancaster) che sconfisse proprio Riccardo III di York a Bosworth Field, dando così inizio alla dinastia Tudor. La corte reale fu committente dell’opera di Shakespeare e per questo la storia è narrata secondo la versione storica dei Tudor-Lancaster, dipingendo con tinte oscure i loro avversari. Il realtà, l’unica “colpa” di Riccardo fu quella di partecipare alla Guerra delle due Rose contro i Lancaster.

OPERE DI WILLIAM SHAKESPEARE: RIASSUNTI E RISORSE PER LO STUDIO

Per completezza, oltre al riassunto del Riccardo III, ti forniamo anche altre nostre risorse su Shakespeare da utilizzare per i tuoi compiti, di italiano e inglese:

Ed ecco per te i riassunti delle trame delle opere più conosciute e studiate:

Qui invece alcuni approfondimenti sui sonetti:

RIASSUNTI SVOLTI PER I COMPITI

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(Foto: Richard III; Courtesy of NexoDigital)

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