Primo giorno di scuola 2020: rientro slitta al 24 settembre
Il rientro in classe si avvicina e i problemi ancora sono tanti: lo stato di emergenza sanitaria è ancora in corso e molti Dirigenti Scolastici sono titubanti sul fatto di far rientrare gli alunni in classe il 14 settembre. Infatti, ad esclusione della provincia autonoma di Bolzano che ha avviato le lezioni il 7 settembre, del Friuli che aprirà i cancelli il 16 settembre, della Sardegna che aprirà le scuole il 22 settembre e di Puglia e Calabria che daranno il via all’anno scolastico il 24 settembre, per tutte le altre regioni il primo giorno di scuola 2020 è previsto il 14 settembre. Non tutti gli istituti, tuttavia, sono pronti: alcune regioni e alcuni dirigenti scolastici hanno deciso di posticipare il rientro al 24 settembre.
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Lazio, rientro a scuola posticipato al 24 settembre per alcune scuole
Nel Lazio alcuni dirigenti scolastici hanno deciso di rinviare il primo giorno di scuola al 24 settembre: è il caso, ad esempio, dell’istituto comprensivo Fabiola a Monteverde, che conta ben 1.250 alunni dislocati in sei plessi. Il motivo è l’avvio di interventi di manutenzione e un intervento di emergenza presso la sede centrale. I ragazzi quindi rientreranno a scuola il 24 settembre, in modo che si abbia il tempo di attuare le dovute misure organizzative e igieniche previste. Anche l’istituto comprensivo Parco della Vittoria rischia di posticipare il rientro in classe: in questo caso mancano ancora docenti, collaboratori scolastici, banchi. L’istituto comprensivo Renato Fucidi di Montesacro invece ha deciso di suddividere gli allievi in turni di mattina e pomeridiani, mentre i ragazzi di seconda e terza media faranno, al momento, solo 3 ore di lezione al giorno. Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Presidi nel Lazio, durante un’intervista al Corriere della Sera ha affermato che sono centinaia le scuole che hanno chiesto di rinviare l’apertura: come nel Lazio, sono tante le scuole d’Italia che non sono pronte ad inaugurare l’anno scolastico 2020/2021.
Rientro a scuola 2020: le regioni che hanno posticipato la data
Per molti ragazzi italiani il rientro a scuola è previsto per il 14 settembre, ma, come accade nel Lazio, anche in altre regioni italiane la situazione non è delle migliori: mancano banchi monoposto, docenti e personale ATA; inoltre, molti istituti non hanno ancora trovato adeguati spazi per permettere il distanziamento e lo svolgimento delle lezioni in completa sicurezza. Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, sostiene che è oggettivamente difficile rispettare la data del 14 settembre, in quanto non è possibile trovare soluzioni immediate a queste difficoltà in così pochi giorni. Si chiede quindi di valutare la possibilità di differenziazioni locali. Intanto, alcune regioni hanno già deciso di posticipare la partenza delle lezioni: Campania, Basilicata e Abruzzo partiranno il 24 settembre, insieme a Puglia e Calabria che già avevano deciso di suonare la campanella dopo le elezioni.
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