Oggi ultima tappa per il ddl riforma scuola, che nelle prossime ore si troverà in aula alla Camera per l'approvazione definitiva, in seguito al sì del Senato avvenuto nei giorni scorsi. Intanto le proteste non danno segni di cedimento, anzi, due insegnanti del comitato "Scuola per la Repubblica" ieri hanno iniziato lo sciopero della fame, chiedendo a Mattarella di non firmare l'approvazione del ddl riforma scuola.
DDl riforma scuola: proteste in tutta Italia
Sono tanti coloro che in queste ore stanno protestando contro l'approvazione definitiva del ddl riforma scuola, non solo docenti, ma anche sindacati e studenti, guidati dalle associazioni studentesche. La protesta si è fatta sentire soprattutto attarverso i social, commenti e critiche pesanti, fino agli appelli al presidente della Repubblica affinché il ddl non diventi legge.
Il no alla Buona Scuola si sta facendo sentire nelle piazze già da ieri sera: infatti, intorno alle 20 a piazza Navona un gruppo di insegnanti ha indetto un Flash Mob, facendo volare centinaia di palloncini con su espresso il rifiuto nei confronti della riforma.
Roma è sede di una grande manifestazione organizzata da sindacati e insegnanti, a cui si affiancano anche alcuni esponenti di M5S e Sel, i quali hanno dichiarato che faranno entrare i cittadini a Palazzo Montecitorio per farli assistere ai lavori in aula.
A Palermo alcuni studenti del coordinamento "Studenti Medi Palermo" hanno affisso all'assessorato Scuola di Palermo uno striscione con su scritto "No al ddl Buona Scuola. Studenti Medi Palermo".
I sindacati si stanno organizzando per boicottare la riforma scuola anche dopo l'approvazione, in modo da attaccare giuridicamente il testo del ddl. Sono inoltre pronti circa 50 mila ricorsi: insomma, una volta approvato il disegno di legge, il governo dovrà combattere contro docenti e personale Ata.