Dopo lo sciopero dello scorso 30 novembre, ne arriva un altro per la scuola. Come l’ultima volta, anche in questo caso le proteste non coinvolgono direttamente gli studenti, ma i docenti ed il personale ATA con contratto lavorativo a tempo determinato e indeterminato .
Lo sciopero del 10 dicembre coinvolge la problematica precariato che si verifica nelle scuole italiane e nelle istituzioni scolastiche italiane all’estero.
Secondo quanto riporta il sito del Miur gli istituti scolastici devono comunicare agli studenti e alle loro famiglie lo sciopero, e inoltre si deve comunicare tramite SIDI le informazioni riguardanti: il numero dei dipendenti assenti per altri motivi; l’ammontare delle retribuzioni trattenute; il numero dei lavoratori dipendenti in servizio; il numero dei dipendenti aderenti allo sciopero anche se negativo.