Una piattaforma digitale unica, integrata e comprensiva di tutti i servizi e le risorse utili per le scuole. La prevede il Ministero dell’Istruzione, che sta già lavorando alla nascita dello strumento. Questo consentirà di rendere più agevole tutto quello che orbita intorno alla didattica digitale e non solo. Lo ha fatto sapere il ministro Azzolina con un post su Facebook:
“Continua il lavoro del Ministero dell’Istruzione per consegnare alle scuole, per il prossimo anno scolastico, una piattaforma digitale unica, integrata con tutti i servizi e le funzionalità utili per le scuole, compresi gli strumenti per la didattica digitale“.
Piattaforma digitale unica per la scuola
Il gruppo di lavoro preposto si già riunito nelle scorse settimane intensificando lo sviluppo della piattaforma al fine di consegnarla il prima possibile. Sicuramente non prima del prossimo anno scolastico. Dall’esperienza fatta durante la pandemia si è sentito sempre più vivo il bisogno di poter contare su un sistema digitale che fosse uguale per tutti gli istituti scolastici. Cosa che, purtroppo, non è sempre avvenuta negli ultimi mesi, durante i quale si è registrato spesso un divario (relativamente al livello delle funzionalità legate alla DAD) nelle varie scuole italiane.
Per la realizzazione del progetto il Ministero sta coinvolgendo il personale scolastico mettendo a frutto, anche attraverso interviste personali, l’esperienza di insegnanti, dirigenti e quanti lavorino nel campo. L’intento è chiaro: si punta a consegnare nelle mani delle scuole uno strumento realizzato con il supporto ed i consigli di chi lo utilizzerà. Come ribadisce Lucia Azzolina:
“Lavoriamo alla scuola del futuro. I processi di digitalizzazione sono fondamentali. Lo erano prima dell’emergenza, lo sono ancora di più oggi, in un periodo in cui abbiamo imparato che avere o non avere certi strumenti, saperli o non saperli utilizzare può fare davvero la differenza per la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Costruiamo oggi gli strumenti che saranno utili domani. Abbiamo il dovere di farlo. Ce lo ha insegnato questa emergenza che ha imposto una accelerazione sul digitale. Dobbiamo cogliere questa sfida e farne una leva per guardare a una scuola più innovativa, proiettata al futuro, con gli studenti sempre più al centro”.
Certo, forse la consapevolezza di quanto rendere digitalizzato un settore dinamico ed in continua evoluzione come quello scolastico sia importante – pandemia o meno – arriva un po’ in ritardo. Ma meglio tardi che mai, come si dice.
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