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Seconda guerra Mondiale: le conseguenze

Riassunto sulle conseguenze economiche e sociali della seconda guerra mondiale. Tutto sul secondo dopoguerra e il periodo della guerra fredda.

SECONDA GUERRA MONDIALE: LE CONSEGUENZE. Imparare la storia è fondamentale per voi ragazzi, è un modo per conoscere le avventure e disavventure dei nostri avi, nonni e bisnonni. Comprendere il passato è un modo per migliorare il presente! A tal proposito, sapete quali furono le conseguenze economiche e sociali della Seconda guerra Mondiale? Scopritelo leggendo il nostro riassunto, vi servirà non solo per arricchire il vostro bagaglio culturale ma per prendere un buon voto in storia, che non fa mai male!

E le cause? Leggi: Seconda guerra mondiale: le cause

SECONDA GUERRA MONDIALE: RIASSUNTO SULLE CONSEGUENZE ECONOMICHE E SOCIALI. La Seconda guerra Mondiale fu un conflitto totale, combattuto con le più moderne armi a disposizione delle potenze mondiali. Combattuta per terra, per cielo e per mari, questa guerra, per la prima volta, coinvolse anche la popolazione civile.
Gravi furono le conseguenze del conflitto: causò morti e devastazioni, modificò per sempre le sorti d’intere popolazioni, alcuni paesi ancora oggi pagano le conseguenze della sanguinosa guerra.
Iniziata nel 1939, termina nel 1945, grazie all’intervento degli alleati americani, che da una parte mise fine alla guerra con strategici interventi militari, ad esempio lo sbarco in Normandia,  e dall’altra provocò un ecatombe, con l’impiego della bomba atomica, sganciata su Hiroshima e Nagasaki.

  • La guerra causò gravi perdite in termini di vite umane, circa 50 milioni di persone tra soldati e civili.
  • L’economia dei paesi che parteciparono allo scontro si arrestò, cadendo in una crisi profonda.
  • Si acuirono i contrasti tra le potenze vincitrici per la divisione del”bottino di guerra”.
  • Si sentì l’esigenza di costituire nuovi organismi internazionali deputati a salvaguardia della pace, come l’ONU.
  • Di fronte ad un Europa devastata , gli Stati Uniti per la seconda volta, rimanevano l’unica potenza mondiale non toccata dalla crisi. Washington programmò un piano di aiuti diretto ai paesi eutopei,  culminato nel famoso Piano Marshall (giugno 1947), vennero inviati capitali, materie prime e generi alimentari.
  • Gli americani avevano interessi ad allargare la loro influenza e creare nuovi mercati ma l’ostilità sovietica, ostacolò il suo progetto  di espansione anche nei paesi dell’est.
  • L’unione sovietica, stremata dalla guerra, riuscì a riprendersi grazie alla ferrea politica di Stalin, rifiutando gli aiuti americani e boicottando il Piano Marshal. I rapporti ta America  eUniuone Sovietica si farano sempre più difficili, lo scontro tra capitalismo occidentale e mondo socialista, tra i due blocchi calò “una cortina di ferro” e si  arrivò ad una vera e propria “Guerra Fredda”.
  • Le potenze occidentali (Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo)  stipularono nel 1948 accordi di mutua assistenza per timore dei Sovietici e per opporsi ad una eventuale rinascita tedesca, dando vita alla UEO (Unione Europea Occidentale); e nel  1949 avviarono invece, trattative con gli Usa in funzione antisovietica: ne risultò il Patto Atlantico (NATO) comprendente oltre ai paesi dell’UEO anche Stati Uniti, Danimarca, Canada, Norvegia, Islanda, Portogallo e Italia.
  • L’URSS e i Paesi dell’Est si organizzarono in contro-alleanze, stipulando accordi economici e di difesa, nel 1949, COMECOM e di cooperazione e mutua assistenza nel 1955 con il Patto di Varsavia.  La guerra Fredda raggiunse il suo culmine nel 1950 con la Guerra di Corea. Il rischio di un nuovo conflitto mondiale fu fortunatamente evitato.

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