SOCRATE: RIASSUNTO DELLE OPERE E DEL PENSIERO
Socrate è, innegabilmente, il filosofo dell’antichità più conosciuto e maggiormente studiato a scuola, a lui gli insegnati dedicano ore intere di spiegazione in classe e di conseguenza questo significherà per gli studenti tante ore di studio! Al fine, di conoscere, comprendere e imparare, in modo semplice e veloce, l’originale pensiero filosofico di Socrate, sarà utile leggere il riassunto breve da noi proposto, in cui sono sintetizzati punto per punto le idee principali del grande filosofo introdotte da alcuni cenni alla vita.
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SOCRATE, RIASSUNTO BREVE: LA VITA
Socrate nacque ad Atene nel 470 a.C. e visse in un periodo storico denso di cambiamenti sociali e politici; per la Grecia fu un periodo di potenza e prestigio politico, in seguito alla sconfitta definitiva dei Persiani mentre Atene, la sua città natale, passò dalla democrazia e dall’età dell’oro di Pericle al governo dei trenta di tiranni. Socrate si dedicò allo studio della filosofia e cercò di avvicinarsi e frequentare tutte le persone di qualsiasi ceto sociale, dai più colti e potenti fino all’incolto popolo, intendendo la filosofia come una costante ricerca e un costante esame di se stesso e degli altri attraverso il dialogo. La filosofia non doveva ridursi a una dottrina e allo studio teorico ma doveva essere una continua ricerca. Il suo originale e provocatorio pensiero gli procurerà molta ostilità all’interno della società ateniese, tanto da costargli una condanna a morte per ateismo e corruzione dei giovani. Socrate per rimanere fedele ai suoi principi, non cercò di fuggire ed evitare la condanna, ma al contrario accettò serenamente la morte, organizzando un simposio, durante cui, parlando e discutendo di filosofia, circondato da amici e parenti più cari si tolse la vita, ingerendo una bevanda mortale di cicuta. Nel 399 a.C. Socrate si addormentò per sempre.
RIASSUNTO BREVE SOCRATE: LE OPERE SOCRATICHE
E’ ben noto che Socrate, di sua spontanea volontà, decise di non scrivere nulla. Quello che oggi conosciamo sulla vita e sul pensiero di Socrate non deriva da documenti scritti di suo pugno, ma dalle notizie forniteci dai suoi discepoli, in particolar modo da Platone, il quale, per molto tempo, soprattutto in età giovanile, condivise appieno il pensiero del suo maestro. Un importante fonte della vita e pensiero di Socrate è l’Apologia di Socrate di Platone a cui si aggiungono altre opere, dette Opere Socratiche: il Simposio, i Detti memorabili di Socrate, l’ Apologia di Socrate dello storico Senofonte, anch’egli allievo di Socrate. Un’altra opera, è la commedia di Aristofane, Le nuvole, in cui la figura del filosofo viene volontariamente ridicolizzata. Socrate è rappresentato come un noioso scocciatore con i suoi ragionamenti astratti. Anche Aristotele si interessò al pensiero di Socrate, attribuendogli la creazione del metodo della definizione e induzione, ovvero un metodo per esaminare dei concetti morali fondamentali quali la virtù, la pietà, la saggezza, il coraggio, la giustizia.
RIASSUNTO SUL PENSIERO FILOSOFICO DI SOCRATE: SOFISTI E SOCRATE A CONFRONTO
L’interesse di Socrate come per i sofisti era rivolto all’uomo e al suo comportamento assumendo un atteggiamento razionalista, che pone nel soggetto il criterio di verità. A differenza dei sofisti, i quali parlavano di un relativismo gnoseologico e non accettavano l’esistenza di una verità assolutamente valida, ma molteplici verità legate alla percezione e all’esperienza personale e particolare dell’uomo; Socrate, sostiene e cerca di dimostrare l’esistenza di una verità universale, ossia una verità condivisibile, valevole per tutti gli uomini. La filosofia doveva perciò perseguire la Verità, ponendosi finalità etiche di tipo universale.
RIASSUNTO SU SOCRATE: CONCEZIONE DELLA FILOSOFIA. ANTROPOLOGIA-ETICA-POLITICA
Con Socrate si apre la strada verso un nuovo modo di pensare e vedere il mondo, cruciale per la storia del pensiero Occidentale. Socrate viene ancora oggi, considerano da molti, come il padre della filosofia morale. Socrate ricerca, fin dall’inizio, un aspetto della natura dell’uomo (fondamento antropologico) che giustifichi ogni possibile etica e politica e lo trova in un fondamento antropologico, quello del concetto di Anima. L’anima è intesa come Psychè vale a dire l’io consapevole e la personalità morale e intellettuale. Fondamento del pensiero socratico è il “sapere di non sapere”, come consapevolezza di non conoscenza definitiva.
RIASSUNTO SUL PENSIERO FILOSOFICO DI SOCRATE: MORALE
La morale socratica è rappresentata dalla cura dell’anima-intelligenza attraverso la conoscenza. Tutte le Virtù quindi, sono ridotte alla sola coscienza e al sapere. Per Socrate l’importante non è vivere, ma vivere bene. I concetti di Autodominio, concepito come dominio sulle passioni, Libertà, intesa come fuga dalle passioni e Autarchia, come autonomia della virtù e dell’uomo virtuoso insieme portano a una nuova dimensione interiore, l’Eudaimonìa, cioè la Felicità. La volontà, con Socrate, perde la sua autorevolezza: “Nessuno pecca volontariamente”, “basta conoscere il bene per attuarlo”, Secondo Socrate, infatti, l’uomo compie volontariamente solo quelle azioni considerate come buone.
IL PENSIERO FILOSOFICO DI SOCRATE: TEOLOGIA-DIALETTICA
Per Socrate la prova dell’esistenza di Dio si basa sull’esistenza di un evidente finalismo nel mondo. Socrate concepisce Dio come Intelligenza finalizzatrice, un’entità assoluta della psichè umana. L’uomo è “il beniamino di dio”, è ritenuto superiore rispetto agli animali ed è per questo oggetto dell’interesse di Dio. Socrate, oltre a credere nelle divinità riconosciute nella polis, crede nell’esistenza di una divinità inferiore agli dei, chiamata dáim?n. Socrate è convinto di essere tormentato da una voce interiore, quella del demone, che lo trattiene dal fare ciò che è sbagliato.
SOCRATE, IL PENSIERO: IL METODO SOCRATICO
Il metodo socratico è detto Ironico-Maieutico e si basa sul Dialogo, in cui Socrate, fingendosi ignorante, scruta l’anima dell’avversario, per poi “ come un ostetrico dell’anima” far emergere le conoscenze latenti e far partorire l’anima dell’avversario gravida di scienza.
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