Tema sulla paura in generale - Studentville

Tema sulla paura in generale

Tema sulla paura svolto: pura del buio? Paura di crescere? Paura del futuro? La nostra traccia sulla paura in generale ti aiuterà nella stesura di un buon tema.
Tema sulla paura in generale
Tema sulla paura svolto: pura del buio? Paura di crescere? Paura del futuro? La nostra traccia sulla paura in generale ti aiuterà nella stesura di un buon tema.

TEMA SULLA PAURA IN GENERALE –  Non sai come svolgere una traccia di italiano sul tema della paura? Vorresti parlare della paura in generale, ma la tua mente spazia tra la paura di crescere e quella del futuro passando, addirittura, per la paura del buio? Questo è, in effetti, un argomento molto vasto ma noi di Studentville abbiamo pensato di svolgere un tema per te sull’argomento, così potrai prendere spunto se non avessi la minima idea su come svolgerlo. L’argomento è proposto di frequente a scuola, sia per fare un tema, sia per un dibattito aperto in classe, perciò se anche tu devi svolgere un tema sulla paura in generale segui bene questo post.

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TEMA SULLA PAURA: INTRODUZIONE. Per prima cosa è necessario introdurre brevemente l'argomento, presentandolo al lettore. Come definire la paura? Da dove iniziare? Che cosa è la paura? La paura è una delle emozioni primarie, comune sia alla specie umana, sia a molte specie animali ed è un sentimento legato quasi sempre ad un istinto di sopravvivenza, una sorta di campanello di allarme sgradevole proprio perché non deve essere assolutamente ignorato.

TEMA SVOLTO SULLA PAURA: SVOLGIMENTO E RIFLESSIONI.  Dopo l’introduzione passiamo allo svolgimento vero e proprio: dal momento che ci siamo fatti delle domande, sarà opportuno cercare di rispondere e chiarire. Ecco quindi la parte centrale del tema: A differenza del mondo animale, la paura nell’uomo ha un duplice valore: istintivo e culturale. La parte istintiva (innata), che spesso degenera nella vera e propria fobia (definita dal dizionario "Paura angosciosa per lo più immotivata e quindi a carattere patologico."), è qualcosa di difficile comprensione e controllo. Spesso ci mette in allerta e ci protegge dai pericoli, ma avolte ci fa semplicemente temere qualcosa senza nessuna motivazione specifica:  c'è chi ha paura del buio, chi dei ragni (anche se non velenosi!), chi dei gatti e così via. Il fattore culturale, invece, rappresenta un ostacolo meno insormontabile, un timore che con la conoscenza e la consapevolezza si può certo arginare e superare. Per questo anche se la paura viene spesso considerata un’emozione negativa è legittimo chiedersi se sia davvero così. Infondo la paura è una precauzione, appunto, un campanello d’allarme che permette all’essere umano di definire i propri limiti, anzi avere paura è un tentativo di sopravvivenza per non incappare in pericoli, dolori, difficoltà. In effetti la paura nasce con noi il giorno della nostra venuta al mondo e ci accompagna in ogni fase della crescita e in ogni circostanza. Eppure a volte questa emozione invade altri campi dando vita a paure piò o meno profonde che tutti conosciamo benissimo: la paura di crescere, di soffrire, di amare, del futuro, del diverso e potrei continuare all’infinito. In questi vasi è importante saper affrontare ciò che si prova senza negarlo accettando il fatto che si tratta di qualcosa di insito nel genere umano, qualcosa che serve necessariamente per costruire il nostro mondo, la nostra personalità, il nostro modo unico di stare al mondo, così come le altre emozioni primarie. Dubito sempre molto di chi dice di non avere paura di nulla, la considero un’altissima forma di incoscienza, anche se a dire il vero, l’esatto opposto, ovvero aver timore di tutto, rischia di portare ad avere  un atteggiamento chiuso, irrazionale: la paura è sana nella misura in cui ci limita, ci impedisce di andare allo sbaraglio, altrimenti rischia di invadere in maniera negativa la percezione che abbiamo del mondo e delle cose che accadono. In questo caso la paura diventa limitante e non permette di agire e di andare avanti, di evolversi. Non bisogna mai lasciarsi dominare anche perché il nostro corpo reagisce di conseguenza e questo può lasciarci ancora più in balia di ciò che proviamo: accelerazione del battito cardiaco, improvvisa sudorazione e sensazione di panico che non permette di ragionare con chiarezza. Addirittura alle volte il corpo si irrigidisce a tal punto che può arrivare persino alla immobilità – l'essere paralizzati dalla paura. Corpo e mente si preparano insieme ad avere paura a tutti gli effetti ed è importante essere in grado di razionalizzare riconoscendo l'eventuale pericolo o risolvendo il blocco psicologico che ci spinge ad avere paura di ciò che c'è di bello nel mondo, come l'amore, il futuro e tutte le opportunità che la vita stessa ci offre.
 

TEMA SULLA PAURA: CONCLUSIONE. Infine, concludiamo con qualche considerazione personale: Come gestire la paura quindi? Come non farsi sopraffare? Razionalmente credo che la paura, anche se in effetti va considerata come un’emozione positiva, ci rende insicuri e per questo deve essere superata con la conoscenza. Sapere di cosa si tratta potrebbe essere un ottimo punto di partenza per riuscire a gestire ciò che temiamo. Purtroppo, però, è più facile a dirsi che a farsi: spesso, anche familiarizzando con le nostre più recondite paure, la sensazione di timore non va via, rimane nascosta magari, ma riuscire a superarla è davvero un’impresa da titani. Forse allora la soluzione sta nel mezzo: dal momento che la paura serve per farci da scudo conviene iniziare a familiarizzare con i nostri mostri, di qualsiasi paura si tratti, e cercare di convivere con il timore irrazionale, cercando di considerare la paura come una componente normale della esperienza di vita dell’uomo.
 

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