TEMA SULL'ADOLESCENZA E I SUOI PROBLEMI. Molto spesso gli insegnanti assegnano un tema sull'adolescenza, da trattate sia in prima persona, sia riguardo i suoi problemi in generale. Si tratta di un tema di attualità, anche se la tematica potrebbe essere trattata in modo più personale e partecipe… Dipende da quello che chiede la traccia! Per aiutarvi, vi proponiamo un esempio di tema svolto sull'adolescenza e i suoi problemi, da cui prendere spunto sia per la scuola superiore, sia per la scuola media.
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TEMA SVOLTO SULL'ADOLESCENZA: INTRODUZIONE. Si definisce “adolescenza” quel periodo della vita che va dai tredici ai diciotto anni, che viene preceduto dalla pre-adolescenza (11-13 anni) e seguito dall’età adulta o, come riporta una nuova definizione coniata negli ultimi anni, dalla fase del “giovane adulto”.
TEMA SULL'ADOLESCENZA SCUOLA SUPERIORE: SVOLGIMENTO. Qualsiasi durata le si voglia attribuire, l’adolescenza è un periodo caratterizzato da una serie di sfide per il giovane che si trova ad affrontarla, sfide che nascono principalmente da due cambiamenti: il primo riguarda il ruolo dei genitori nella vita dell’adolescente e il secondo le modificazioni fisiche cui va incontro il corpo una volta iniziata la pubertà, quel momento di “risveglio ormonale” la cui importanza e il cui carattere anche “spaventoso” sono stati ben resi alla fine del film “Inside Out”, che lo introduce come un pulsante rosso che ricorda il lancio di missili terra-aria. L’adolescente si trova a dover abbandonare i rapporti infantili che intratteneva con i genitori e a ricercare una nuova indipendenza: diventano più importanti allora i rapporti con i compagni di scuola e con gli amici in generale, amici che spesso vengono scelti anche in base alla loro differenza dal modello che i genitori richiederebbero. Il ragazzo o la ragazza adolescente, infatti, si sperimenta come più indipendente dalle scelte di mamma e papà e cerca, tramite nuovi rapporti e nuove attività, di individuare il suo modo di essere e di pensare, le sue caratteristiche che lo rendono un individuo diverso da tutti gli altri e diverso dalla famiglia. In tutto ciò l’ingresso nel mondo dellasessualità, che per alcuni ragazzi può essere sconcertante e che oggigiorno avviene sempre più presto, mette l’adolescente di fronte ai suoi desideri e alla necessità di inquadrarli in una cornice che dia loro un significato e che permetta di esprimerli rimandandogli un’immagine di sé dotata di senso e coesione in un turbinio di cambiamenti. In questo periodo si formano quindi i gruppi eterosessuali di amici: diversamente dall’età infantile, in cui i gruppetti erano tendenzialmente omosessuali (i maschietti giocavano con i maschietti e le femminucce con le altre femminucce) gli adolescenti cercano momenti di aggregazione in cui siano presenti maschi e femmine. Questo permette loro di sperimentare le differenze nei rapporti, differenze che vanno dal primo fidanzato al migliore amico e in questi gruppi si creano alleanze e relazioni molto strette, così strette da determinare vere e proprie “rotture” in caso del tradimento di un patto d’amicizia. Sempre all’interno di questi gruppi si individuano uno o più leader e a seconda del tipo di leader presente il gruppo si configura in un determinato modo: non è un caso che questa sia l’età in cui il bullismo può prendere tratti terribili, perché in questo periodo gli adolescenti sono alla ricerca di qualcosa cui appartenere e questa appartenenza può svilupparsi anche nei confronti di un gruppo che si comporta in maniera deviante. Da un lato abbiamo quindi un ragazzo o una ragazza alla ricerca di se stesso o di se stessa che cerca di gestire il proprio corpo e di non farsi gestire da esso, di regolare i propri rapporti di amicizia senza farsi plagiare, di mantenere una relazione con i genitori senza diventarne la copia, insomma abbiamo una persona che cerca la propria identità. Dall’altro lato ci ritroviamo con una schiera di adulti che a volte questi adolescenti non sa come prenderli: genitori troppo severi perché preoccupati o, al contrario, troppo permissivi perché da giovani avrebbero voluto avere più libertà, insegnanti rigidissimi o troppo provati che non riescono a reggere allo scontro con questa forza dirompente che è l’adolescenza. Insomma, nessuno è al sicuro e le campagne rivolte agli adolescenti sulle droghe pesanti, sugli anticoncezionali e sulla violenza dentro e fuori dalla scuola sono un chiarissimo sintomo di quanto quest’età possa essere vista come distruttiva. Detto questo, però, l’adolescenza è anche un momento di grandi potenzialità dal quale potranno nascere nuovi adulti responsabili e coesi, se i giovani che si trovano in questo momento critico verranno sostenuti con attenzione, tatto e interesse.
TEMA SULL'ADOLESCENZA E I SUOI PROBLEMI: CONCLUSIONE. In conclusione, l’adolescenza è senz’altro la fase più critica dello sviluppo di una persona, fase che però di per sé non è né “cattiva” né “buona” e che richiede la partecipazione di tutti coloro che ne sono coinvolti, a cominciare certo dall’adolescente, proseguendo con i genitori e terminando con la scuola: mai come in questa fase, infatti, è importante fornire ai giovani gli strumenti e le risorse giuste perché possano formarsi nei futuri adulti di domani.
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