Il metodo di studio universitario è completamente diverso da quello delle scuole superiori: per un solo esame c'è un carico di studio maggiore, e ogni voto è importante ai fini della votazione finale di laurea. Per le matricole, appena uscite dalle scuole superiori, è difficoltoso organizzare lo studio tra corsi da seguire, sessioni d'esame, tirocini e laboratori, e spesso ci si ritrova a poche settimane da un esame immersi da libri e dispense non ancora aperti e presi completamente dal panico. Come adottare allora un buon metodo di studio universitario che ci permetta di arrivare sereni agli esami, e avere anche dei momenti di relax? Scopriamolo insieme attraverso queste semplici regole da adottare durante tutto l'anno universitario.
1. I corsi vanno seguiti sempre (o quasi)
Ci sono passati tutti gli universitari del pianeta: feste universitarie, festini in casa, amici che vengono a trovarti a mezzanotte, notti brave con i coinquilini. E la mattina poi, chi ce la fa a svegliarsi? È giusto divertirsi e svagarsi, questi anni non ce li restituirà più nessuno … ma non bisogna perdere di visto lo scopo per cui ci troviamo all'università: la laurea. Quindi, cerchiamo di trovare il giusto equilibrio tra studio e divertimento: impariamo a dire no quando non si può, e se proprio non vogliamo rinunciare ad una nottata con gli amici, prepariamo sveglia e caffè (abbondante) e andiamo a seguire a lezione. Perché bisogna necessariamente seguire le lezioni? Perché ciò ci faciliterà nel corso dello studio, e soprattutto perché il professore si ricorderà positivamente di noi durante l'esame.
2. Durante la lezione è bene prendere appunti
Non siamo più a scuola, non c'è più il professore che ci conosce da anni e che ci riprende se siamo distratti o ci rispiega gli argomenti dieci volte: se non ascoltiamo e ci sfugge o non capiamo qualcosa, saranno solo problemi nostri! Quindi, prendiamo appunti dove serve (se notiamo che c'è tutto nelle dispense non ne vale la pena), interveniamo nel corso della spiegazione e chiediamo chiarimenti se è necessario. Se per qualche motivo non riusciamo ad essere presenti ad una lezione, chiediamo gli appunti ai colleghi universitari, possibilmente subito, non qualche giorno prima dell'esame …
3. Riguardare gli appunti a casa
Sono pochi gli studenti che tornati a casa ripassano le lezioni del giorno: spesso si è stanchi e si ha voglia di fare tutt'altro. Ma un buon metodo di studio universitario prevede anche questo: la lettura degli appunti aiuta a memorizzare ulteriormente i concetti, e a capire se c'è qualcosa che non abbiamo capito.
4. Procurarsi in tempo libri e dispense
Mai aspettare la fine dei corsi per comprare libri e dispense: rischieremo di non trovarli tutti, e di impazzire pochi giorni prima dell'esame! Procuriamoceli il prima possibile e assicuriamoci di averli tutti: sembra una cosa da nulla, ma sarà un pensiero in meno quando saremo sotto esami e la tensione sarà alle stelle.
5. Programmare gli esami da sostenere
Alla fine dei corsi, c'è un periodo che bisogna dedicare alla preparazione degli esami universitari: esistono esami semplici, esami tosti, esami lunghissimi ed esami brevi. Per cui, consultiamo il calendario d'esame, stabiliamo il numero di esami che vogliamo sostenere, e organizziamo lo studio tenendo in considerazione le diverse tipologie d'esame. Per esempio, supponiamo di aver deciso di sostenere i seguenti esami:
• Glottologia. Date: 15 giugno, 4 luglio
• Storia Romana. Date: 17 giugno, 30 giugno
• Epigrafia Latina. Date: 13 giugno, 6 luglio
• Letteratura Greca. Date: 20 giugno, 8 luglio
Consideriamo questi fattori: quanto materiale c'è da studiare per ogni materia, quanto pensiamo di metterci, quali materie pensiamo di poter studiare contemporaneamente. Dopo aver valutato tutto ciò, stabiliamo allora il nostro calendario:
• Glottologia: 15 giugno
• Letteratura Greca: 20 giugno
• Storia Romana: 30 giugno
• Epigrafia Latina: 6 luglio
6. Organizzare efficacemente lo studio
Ora che abbiamo il nostro calendario d'esame personalizzato, non ci resta che organizzare lo studio. Prima regola: mai chiudersi in casa e studiare notte e giorno! Non serve a nulla, saremo stanchi, annoiati, in 6 ore faremo la metà del lavoro che faremmo in 4 ore ma concentrati. Stabiliamo allora le ore da dedicare allo studio, e una volta chiusi i libri non ci pensiamo più: usciamo, andiamo a fare shopping o quello che più ci piace.
Dividiamo il programma nei giorni che ci separano dall'appello d'esame, ma riserviamo gli ultimi giorni per il ripasso generale. Se dobbiamo studiare per più di un esame contemporaneamente, dedichiamo le ore della mattina all'esame più difficile, e quelle del pomeriggio all'esame più semplice. Per esempio, supponiamo che oggi sia il 20 maggio e dobbiamo organizzare lo studio per i primi due esami del nostro calendario, Glottologia e Letteratura Greca:
♦ Glottologia. Programma di studio dal 21 maggio al 14 giugno (pomeriggio):
– 21 maggio: fonetica articolatoria
– 22 maggio: morfologia, sintassi e semantica
– …
– 12, 13, 14 giugno: ripasso generale
♦ Letteratura Greca. Programma di studio dal 21 maggio al 19 giugno (mattina):
– 21 maggio: frammenti di Archiloco
– 22 maggio: frammenti di Ipponatte
– …
– 17, 18, 19 giugno: ripasso generale
7. Studiare in modo intelligente
Stare ore e ore sui libri distratti e senza recepire nulla non serve a niente, e non è affatto un buon metodo di studio universitario! Meglio poche ore, ma ben concentrate. Quindi, via il cellulare e tutto ciò che può distrarci. I primi giorni dedichiamoli alla lettura degli argomenti, sottolineando e annotando i concetti principali.
Poi, nei giorni successivi, riprendiamo gli argomenti dall'inizio, rileggiamo di nuovo e ripetiamo. Cerchiamo di terminare il programma almeno tre giorni prima dell'esame, e dedichiamo gli ultimi due o tre giorni al ripasso generale, così da rafforzare meglio la memorizzazione dei concetti. Il giorno prima dell'esame ripasssiamo un paio d'ore, poi chiudiamo i libri e rilassiamoci.
8. Presentarsi all'esame sicuri e convincenti
Ci siamo, è arrivato il giorno dell'esame! Anche se abbiamo studiato, l'ansia e la paura spesso prendono il sopravvento su di noi. Cerchiamo di rilassarci evitando assolutamente di ripetere mentre aspettiamo di essere chiamati e stiamo lontani dalle persone che si lamentano e che chiedono: "ma questo l'hai studiato? questo te lo ricordi?". Cerchiamo di parlare di tutt'altro, scherziamo e ridiamo con gli altri ragazzi: in questo modo arriveremo un po' più rilassati di fronte al professore.
Per iniziare l'esame con il piede giusto, presentiamoci sicuri e sorridenti, rispondiamo con calma alle domande, cercando di utilizzare un linguaggio appropriato e corretto, esponendo le idee in modo chiaro e ordinato. Mai contraddire il professore o dire che ciò che ci ha chiesto non si trova sul programma assegnato: ricordiamo che ha sempre il coltello dalla parte del manico finché non scrive il voto e non firmiamo!
Ovviamente, non sempre tutto va come programmiamo: ci può sfuggire qualcosa, presi dall'emozione possono capitare vuoti di memoria, oppure ci sarà il professore o l'assistente che ci metterà in seria difficoltà. Non bisogna buttarsi giù, può capitare a tutti di fallire: rimettiamoci all'opera e la prossima volta andrà sicuramente meglio!