Cosa significa utraquismo? Approfondiamo le origini di tale termine strettamente legato alla religione.
Significato di utraquismo
Si definisce utraquismo la corrente di pensiero religioso – diffusasi nel Quattrocento – che rivendicava per i laici il diritto alla comunione ‘sub utraque specie’, ovvero con le due specie del pane e del vino, alla pari dei sacerdoti.
Si tratta del dogma principale dei Calicisti (detti anche partito di Praga o i Calixtini, fazione moderata del movimento hussista) i quali sostenevano che durante l’Eucaristia sia il pane che il vino dovessero essere distribuiti a tutti i fedeli. Seguaci di Giacomo di Stříbro, professore di filosofia presso l’Università di Praga, gli utraquisti contestavano la prassi che vedeva la somministrazione del vino come privilegio riservato ai soli sacerdoti, affermando il diritto di tutta la comunità, e quindi anche dei laici, a comunicarsi sub utraque specie (letteralmente “in entrambi i generi”) sia come pane che vino.
Gli Hussiti furono sostenitori del movimento cristiano riformatore sorto in Boemia nel XV secolo e precursore della Riforma protestante. Il loro nome deriva dal teologo boemo Jan Hus, dichiarato eretico e condannato al rogo il 6 luglio 1415 a causa delle forti critiche mosse nei confronti del potere ecclesiastico. Dopo all’esecuzione di Hus, il movimento hussita assunse caratteri insurrezionali e nel 1420 stilò i Quattro articoli di Praga, una sorta di manifesto che, tra le altre cose, sosteneva la Comunione eucaristica sotto ambedue le forme: il calice contenente il vino, e il pane. Il calice divenne quindi simbolo dei sostenitori dell’utraquismo, gli Hussiti, che si divisero in seguito in calixtini (corrente moderata formata da studenti, nobiltà e alta borghesia) e taboriti (corrente estremista che raccoglieva le fasce più povere della popolazione), artefici della forma religiosa boema e fondatori della “Società dei fratelli della legge di Cristo”. Se i Calixtini rientrarono infatti in grembo alla Chiesa a seguito degli accordi stipulati durante il concilio di Basilea, la fazione più estremista si rifiutò di scendere a compromessi, ritirandosi al confine tra Boemia e Moravia.
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