Variante Covid in Italia, cos'è e qual è la differenza
Variante Covid in Italia, cos'è e qual è la differenza

Variante Covid in Italia, cos'è e qual è la differenza

Variante Covid in Italia, cos'è e qual è la differenza rispetto al virus con il quale abbiamo a che fare dallo scorso febbraio.

E’ arrivata in Italia la variante del Covid, e lo ha fatto tramite una coppia atterrata nella penisola con un volo dal Regno Unito qualche giorno fa. Volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino. La persona affetta ed il suo convivente sono in isolamento ed hanno seguito le procedure previste dal ministero della Salute insieme ai parenti ed ai contatti più stretti. Da qualche giorno si parla intensamente di questa nuova “minaccia”: ma cos’è la variante Covid e quali differenze manifesta rispetto alla precedente?

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Variante del Covid, cos’è e qual è la differenza

Si tratta sempre del virus Sars-CoV-2: la variante sarebbe più veloce e più contagiosa, ma non necessariamente più pericolosa del virus con il quale abbiamo a che vedere da fine febbraio. E non sarebbe neanche più resistente al vaccino. La nuova variante è stata individuata nel Sud-Est dell’Inghilterra: è stata isolata per la prima volta nel Regno Unito alla fine di settembre. Di questa non si sa ancora molto, ma a colpire è la sua velocità di propagazione. Secondo gli esperti si trasmette il 70% più velocemente delle altre varianti conosciute. Lo fa pensare il fatto che i casi nel Regno Unito siano aumentati del 50% in una sola settimana.

Così come il Covid-19, anche per combattere la variante le armi più efficaci a nostra disposizione continuano ad essere mascherine e distanziamento sociale. Così come rassicurano gli esperti, tuttavia, non è detto che le mutazioni che rendono i virus più infettivi li rendano anche più pericolosi. Anche se, come è ovvio, si dovranno attendere i risultati delle prove scientifiche. La variante del Covid proveniente dalla Gran Betagna non è l’unica e non sarà neanche l’ultima: da quando è scoppiata la pandemia, in Italia sarebbero stati almeno 13 i ceppi individuati. Nel frattempo, si è resa inevitabile la decisione relativa alla sospensione dei voli dal Regno Unito fino al 6 gennaio.

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