Victor Hugo: quello che dovete sapere
Oggi parliamo di letteratura e, per farlo, ci vogliamo concentrare su uno dei massimi esponenti del Romanticismo francese: Victor Hugo. Leggendo le sue opere, ciò che attira subito l’attenzione dei lettori sono i suoi personaggi che, nonostante a volte appaiano esasperati e poco realisti, hanno una forza, un’evidenza ed un colore che li fa apparire immortali e che li fa vivere di vita propria. Hugo, infatti, non focalizza i suoi romanzi su un unico personaggio, contrariamente a quanto fanno gli altri narratori del periodo, e inoltre non mette in scena un solo sentimento. Ciò che arriva dalle sue opere è l’idealismo e l’amore nati dalla necessità di cercare l’essere umano nelle sue passioni e nei suoi sentimenti.
Victor Hugo: biografia
Victor Hugo nasce il 26 febbraio 1802 a Besançon nella Franca Contea e dopo qualche anno raggiunge il padre in Italia, ad Avellino, dove vivrà per sette mesi. Nel 1813 i suoi genitori si separano e la madre si stabilisce a Parigi, dove Hugo frequenta il Politecnico per seguire il volere del padre, ma ben presto abbandona gli studi tecnici per dedicarsi alla letteratura; a quattordici anni scrive un diario. La prima composizione letteraria arriva con le Odi. Insieme ai fratelli fonda il foglio Il conservatore letterario e nello stesso anno vince un concorso dell‘Académie des Jeux Floraux. Il 12 ottobre 1822 sposa Adèle Foucher, una sua amica d’infanzia da cui avrà cinque figli. Muore il 22 maggio 1885 e la sua salma viene esposta per una notte sotto l’Arco di Trionfo e vegliata da dodici poeti, la sua tomba viene poi spostata al Pantheon di Parigi accanto a quella di altri due grandi scrittori francesi del XIX secolo, Alexandre Dumas ed Émile Zola.
Victor Hugo: le opere
Le opere sia letterarie che teatrali di Hugo sono davvero tante e noi oggi vogliamo elencarvi quelle più importanti:
- Bug-Jargal, 1818
- Cromwell, 1827
- L’ultimo giorno di un condannato a morte, 1829
- Hernani, 1830
- Marion Delorme, 1831
- Nôtre Dame de Paris, 1831
- Il re si diverte, 1832
- Lucrezia Borgia, 1833
- Claude Gueux, 1834
- Angelo, tiranno di Padova, 1835
- Rui Blas, 1838
- I Miserabili, 1862
- I lavoratori del mare, 1866
- L’uomo che ride, 1869
- Novantatré, 1874
- Il promontorio del sogno.
Victor Hugo: le frasi celebri da Notre Dame
Per concludere vogliamo proporvi alcune fra le più celebri frasi del Notre Dame de Paris:
- Non si vede nulla all’esterno di questo fuoco che mi brucia il cuore
- “Mi senti? Ti amo!” Gridò ancora. “Quale amore!” Disse la sventurata rabbrividendo. Lui rispose: “l’amore di un dannato.”
- Ahimè! Se la vittoria non è rimasta nelle mie mani, la colpa è di Dio, che non ha fatto l’uomo e il demonio di pari forza.
- Dunque è sufficiente un solo miserabile pensiero a rendere un uomo debole e pazzo!
- Fredda come la notte, fredda come la morte, neppure un soffio d’aria nei capelli, neppure un rumore umano nelle orecchie, non più un bagliore giorno negli occhi, spezzata in due, schiacciata da catene…
- Il destino, quando apre una porta, ne chiude un’altra. Dati certi passi avanti, non è possibile tornare indietro.
- L’amore è come un albero, nasce da sè, mette profonde radici in tutto il nostro essere e spesso continua a verdeggiare su un cuore in rovina. E quel che è ancor più inspiegabile è che più quella passione è cieca, più è tenace. Essa non è mai più solida di quando non ha in sè alcuna ragione.
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