VOTO IN CONDOTTA E BOCCIATURA: ECCO LA VERITÀ
Niente più rispostacce ai professori, assenze ingiustificate, problemi con i compagni, ritardi nell’entrata in classe, atteggiamenti e comportamenti malsani. Primo perché non bisogna comportarsi così e secondo (se il primo non bastasse!) perché tutto questo influisce sul voto in condotta, elemento della pagella che potrebbe addirittura portare alla bocciatura. Negli ultimi anni il rigore è tornata in classe e non c’è più modo di essere perdonati. Davvero un brutto voto in condotta vale la bocciatura? Vi state probabilmente chiedendo perché questa norma se vai bene a scuola, ma non segui le regole, potrebbe apparirti come una bella fregatura. Cerchiamo di fare chiarezza sulla normativa stabilita dal Miur riguardo questa delicatissima questione e tutti i criteri relativi.
Per non avere dubbi consulta la nostra guida completa sulla normativa del voto in condotta per tutte le scuole: Voto in condotta: quali sono i criteri?
VOTO IN CONDOTTA: LA NORMATIVA E I CAMBIAMENTI
Secondo la normativa del Miur, la scuola deve esercitare il suo diritto-dovere alla formazione complessiva dei giovani studenti di cui si devono valutare l'impegno, il rendimento e il comportamento. Questo significa che al momento il voto in condotta ha un suo peso da non sottovalutare. Nell'aria, però, ultimamente c’è un po’ di confusione in merito, soprattutto dopo le recenti notizie. Infatti c’è nell’aria una proposta di legge, in arrivo alla Camera, firmata da Milena Santerini, che punta a depenalizzare il voto in condotta. Essere bulli, fumare nei bagni, insultare gli insegnanti e i compagni, saltare ingiustificatamente la scuola in continuazione, non dovrà essere più sanzionato con la bocciatura. Almeno nelle intenzioni della Santerini. Già con Luigi Berlinguer, ministro dell’Istruzione nei governi Prodi-D’Alema nel 1998 il voto in condotta era stato cancellato per essere poi ripristinato a partire dal 2009 per volere di Mariastella Gelmini, ministro del governo Berlusconi.
7 IN CONDOTTA E BOCCIATURA: QUAL E' IL VOTO DA EVITARE?
Il Ministro Gelmini aveva rintrodotto una normativa sulla condotta per arginare, o almeno cercare di farlo, il fenomeno, dilagante, del bullismo a scuola. Evitare, cioè, comportamenti che potessero ledere gli studenti stessi, ma anche i professori. Se un ragazzo ha dei comportamenti inaccettabili c’è addirittura la possibilità di bocciare. Quella per cui si viene automaticamente bocciati col 7 in condotta è una leggenda, però: la bocciatura sopraggiunge inevitabilmente solo col 5. Prima di essere bocciati dunque la strada da percorrere è lunga. Sono molti gli atteggiamenti dannosi: assenze e ritardi, falsificazione di firme per giustificarsi, note sul registro, accanimento molesto verso i compagni, sospensioni per molti giorni, minacce, e in genere tutti i comportamenti poco educati e consoni allo stare bene in classe.
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