“Whatever it takes” è la storica frase pronunciata da Mario Draghi nel 2012: il significato di queste tre parole, tuttavia, è tornato alla ribalta in questi ultimi giorni, quelli che hanno visto l’ingresso, sulla scena politica, dell’economista italiano che salvò l’euro. Ma qual è la traduzione di Whatever it takes e perché è così attuale oggi?
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Whatever it takes, traduzione
Whatever it takes significa letteralmente “tutto quello che è necessario” o più liberamente “costi quel che costi” o “ad ogni costo”. E’ tornata di attualità con la crisi di governo e la conseguente convocazione di Mario Draghi da parte del Capo dello stato Mattarella, che ha ufficializzato l’incarico di provare a formare un nuovo governo. Sono passati quasi 9 anni dal lontano 2012, anno nel quale la frase fu pronunciata per la prima volta dall’allora presidente della Bce.
“Whatever it takes”, la frase di Mario Draghi
Ma in quale occasione Draghi l’ha pronunciata e perché? Siamo nell’estate 2012, precisamente il 26 luglio: l’Europa dell’euro si trova in uno stato di grande difficoltà e Draghi, Presidente della Banca centrale europea, inizia il suo discorso nell’ambito della conferenza di Londra. Dopo una breve introduzione, senza girarci troppo intorno arriva al punto cruciale:
“But there is another message I want to tell you. Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough.”
in italiano:
“Ho un messaggio chiaro da darvi: nell’ambito del nostro mandato la BCE è pronta a fare tutto il necessario a preservare l’euro. E credetemi: sarà abbastanza.”
Che, in altre parole, significa che la BCE sarebbe stata disposta a tutto pur di difendere l’Euro dalla crisi economica. L’espressione è diventata così celebre da essere stata persino introdotta nella Treccani.
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