L’Italia si trova di fronte a una sfida significativa nel settore dell’educazione, con un divario Nord-Sud che si manifesta non solo nella qualità dell’istruzione ma anche nelle infrastrutture scolastiche. Un recente studio della Banca d’Italia ha messo in luce come gli spazi angusti e insicuri nelle scuole influenzino negativamente la preparazione degli studenti, aumentando il tasso di abbandono scolastico e incidendo sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro. In risposta a questa situazione, il governo italiano, tramite il ministro Giuseppe Valditara, ha autorizzato un finanziamento di 790 milioni di euro all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per affrontare questi divari territoriali e combattere la dispersione scolastica.
Il nuovo piano di finanziamento coinvolge 7.980 scuole in tutta Italia, promuovendo percorsi di apprendimento individualizzati e il potenziamento delle competenze di base attraverso un sistema di tutoraggio mirato e personalizzato. Questa iniziativa si basa sul riconoscimento che una scuola dotata di migliori risorse e spazi adeguati può offrire risultati significativamente migliori per gli studenti, riducendo i tassi di abbandono e migliorando le prospettive future di chi proviene da contesti economicamente più fragili.
Il divario tra Nord e Sud si estende a vari aspetti dell’esperienza scolastica, inclusa la disponibilità di mense, palestre, aule spaziose e sicure, nonché l’efficienza energetica degli edifici scolastici. In particolare, gli studenti del Mezzogiorno hanno meno probabilità di frequentare strutture dotate di mense e palestre, elementi che contribuiscono a un’educazione completa e al benessere degli alunni. Questa disparità si riflette anche nella diversa disponibilità di infrastrutture scolastiche nelle fasi iniziali dell’educazione, potenzialmente causando squilibri nelle opportunità di apprendimento che sono difficili da recuperare nei cicli di istruzione successivi.
Il PNRR rappresenta un’opportunità unica per ridurre questi gap, ma richiede un impegno maggiore in termini di monitoraggio e coordinamento. La Banca d’Italia sottolinea l’importanza di una mappatura dettagliata dei bisogni locali per assicurare che i finanziamenti vengano assegnati in modo efficace, tenendo conto delle complessità legate alla governance dell’edilizia scolastica.
Il ministro Valditara ha evidenziato che i 790 milioni di euro destinati principalmente al Sud, inclusi 750 milioni per le scuole secondarie di primo e secondo grado e 40 milioni per i Centri provinciali per l’Istruzione degli adulti, mirano a personalizzare gli apprendimenti e valorizzare i talenti di ogni studente. Questo approccio si propone di garantire che tutte le scuole possano guidare gli studenti verso il successo formativo e il completamento del percorso di studi, offrendo un contributo significativo alla riduzione delle differenze territoriali nell’apprendimento e al tasso di dispersione scolastica.