Lavorare come supplente: come fare
Ti piacerebbe diventare insegnante ma non sai come funziona il mondo della scuola? Nel corso degli ultimi anni le modalità di reclutamento dei docenti sono cambiate abbastanza frequentemente: dai percorsi di abilitazione si è passati ai concorsi selettivi, straordinari e ordinari, che si svolgeranno a partire dalle prossime settimane. Un discorso a parte invece riguarda quello dei supplenti, ovvero gli insegnanti che lavorano con contratto a tempo determinato su cattedre vacanti o per sostituire docenti in malattia, maternità o altre valide motivazioni. Le supplenze possono quindi essere annuali (fino al 30 giugno o al 31 agosto) oppure temporanee, la cui durata varia in base ai giorni di assenza del titolare di cattedra.
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Supplenze 2020-2021: le GPS
Fino allo scorso anno le scuole assumevano i docenti a tempo determinato dalle graduatorie di circolo e di istituto. Quest’anno, invece, sono state introdotte alcune novità: il Ministero dell’Istruzione ha rivoluzionato il sistema di reclutamento dei docenti istituendo le GPS, le graduatorie provinciali per le supplenze. Le domande degli aspiranti supplenti sono state presentate durante i mesi estivi in modalità telematica. Successivamente, gli uffici scolastici, insieme alle scuole polo, hanno valutato i titoli di ciascun candidato e hanno stilato le graduatorie provinciali per ogni singola classe di concorso. Hanno poi provveduto a pubblicare il numero delle cattedre vacanti per ciascuna classe di concorso e hanno convocato (in presenza o attraverso una piattaforma apposita) i candidati secondo l’ordine in graduatoria. Una volta assegnate tutte le cattedre annuali, ogni scuola sta ora provvedendo a convocare (via email) gli aspiranti docenti attraverso le graduatorie d’istituto.
Graduatorie provinciali per le supplenze: i requisiti
Le graduatorie provinciali verranno aggiornate ogni due anni, per cui i prossimi aggiornamenti saranno nel 2022-23. Per poter fare domanda d’inserimento occorre possedere requisiti ben precisi in base alla classe di concorso per cui s’intende partecipare. In generale, i requisiti sono i seguenti:
- laurea di II livello (magistrale, specialistica, vecchio ordinamento)
- un certo numero di crediti, stabilito a livello nazionale, nei settori disciplinari riguardanti le materie d’indirizzo
- 24 CFU nelle discipline di ambito antropo-psico-pedagogico e metodologie e tecnologie didattiche o inserimento nelle precedenti graduatorie d’istituto
GPS, la valutazione dei titoli e del servizio
Viene innanzitutto assegnato un punteggio in base al voto di laurea ottenuto. Inoltre, in generale, vengono valutati anche eventuali certificati di lingua inglese, informatica, corsi specifici, seconda laurea, scuola di specializzazione, dottorato e così via. Il servizio svolto nelle scuole statali e paritarie viene valutato 2 punti ogni 16 giorni per un massimo di 12 punti all’anno.
Supplenze: lavorare con le MAD
Chi non ha potuto fare domanda per le GPS può proporsi come supplente inviando agli istituti la messa a disposizione (MAD): di tratta di una domanda da inviare direttamente alle singole scuole, sia statali che paritarie. Le scuole statali terranno in considerazione le MAD una volta convocati tutti i candidati presenti nelle graduatorie d’istituto. Le scuole paritarie invece reclutano i docenti direttamente attraverso le mad, facendo una selezione per titoli e colloquio.
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