Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della classica stanchezza primaverile, che ultimamente ci rende ostili ai banchi di scuola. Intanto abbiamo trovato in rete questa interessante ricerca…
Pigrizia o malattia? – Se un adulto deve fare un rimprovero, di sicuro prima o poi arriverà anche un’accusa di pigrizia. Che si tratti della cameretta “diversamente ordinata”, di una scena muta all’interrogazione o di un allenamento “dimenticato” la frase sarà sempre uguale “sei un lavativo”. O un indolente, o uno svogliato. Sottointeso: la colpa è tua perché non ti sei impegnato abbastanza. A cambiare le carte in tavola, però, è arrivato uno studio inglese che assolve i fannulloni, possibili malati di fatica. Secondo il team di ricercatori, infatti, almeno uno studente su cento sarebbe colpito da stanchezza cronica e sarebbe pigro suo malgrado.
COME SUPERARE LA STANCHEZZA DI PRIMAVERA?
Stachezza cronica: lo studio inglese – L’assoluzione per i più indolenti arriva dalla prestigiosa rivista “British Medical Journal” che recentemente ha pubblicato i risultati di una ricerca su quasi 3000 alunni tra gli 11 e i 16 anni. L’1% dei ragazzi sarebbe bloccato dalla fatica cronica. Una stanchezza persistente, capace di far diventare un piccolo sforzo una vera e propria impresa. Il risultato? Lunghe assenze dai banchi e formazione a rischio. La sindrome che toglie ogni voglia di fare era già ben nota e, secondo recenti studi, colpirebbe in tutto il Regno Unito circa 250 mila persone. Non si sapeva ancora però se e quanto riguardasse i più giovani. Secondo questa nuova ricerca, i sintomi (problemi di memoria e di concentrazione, disturbi del sonno e sbalzi d’umore) sarebbero presenti almeno in uno studente su 100.
Cause e cure della stanchezza cronica – La causa della malattia non è nota e non c’è ancora una cura definitiva. Esistono però terapie di tipo psicologico e cognitivo che aiutano a superare il problema. Due terzi dei ragazzi che le hanno seguite e hanno partecipato allo studio sono riusciti a liberarsi della stanchezza cronica. Riamane un dubbio che non è chiarito dalla prestigiosa rivista medica: il terzo mancante non è guarito perché la cura è ancora sperimentale? O erano fannulloni veri?