TASSE SCOLASTICHE: COME E QUANDO PAGARLE. Tra tasse scolastiche e contributi scolastici volontari vi è una bella differenza, ma spesso ci si confonde su quali bisogna pagare obbligatoriamente, e quali invece no. Le tasse scolastiche erariali sono obbligatorie dopo il compimento del sedicesimo anno d'età dello studente, quindi durante gli ultimi due anni di scuola superiore. I contributi scolastici invece sono volontari, e servono all'arricchimento dell'offerta formativa e culturale.
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TASSE SCOLATICHE: QUELLE OBBLIGATORIE. A partire dall'anno scolastico 2006-2007, gli studenti sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche fino al terzo anno di scuola superiore, secondo il principio di obbligatorietà e gratuità dell'istruzione (art. 34 della Costituzione).
Ci sono 4 tipi di tasse scolastiche obbligatorie:
Tassa d'iscrizione
Si paga al momento dell'iscrizione dopo che lo studente ha compiuto 16 anni. Vale per tutto il ciclo di studi, non è rateizzabile ed è interamente devoluta all'Erario. Il costo è di 6,04 euro.
Tassa di frequenza
Bisogna pagarla ogni anno dopo il compimento dei 16 anni. Può essere rateizzata: una prima parte si devolve ad inizio anno, e le altre a dicembre, febbraio e aprile. La tassa di frequenza va pagata anche se l'allievo si ritira da scuola, mentre in caso di trasferimento il pagamento è valido anche nell'altra scuola. L'importo è di 15,13 euro.
Tassa di esame
Va corrisposta nel momento in cui si presentano le domande per gli esami di licenza, idoneità, qualifica, integrativi, maturità. Si può rateizzare, e l'importo è di 12,09 euro.
Tassa di diploma
Si paga al momento della consegna del titolo di studi, e non è rateizzabile. Il costo è di 15,13 euro.
Ai sensi del Decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, art. 200, alcuni studenti possono essere esonerati dal pagamento delle tasse per appartenenza a speciali categorie beneficiarie, per motivi economici, per merito.
CONTRIBUTI SCOLASTICI VOLONTARI. Le scuole non sono autorizzate ad obbligare le famiglie a pagare altri contributi di vario genere, collegati all'espletamento delle attività didattiche, come fotocopie e materiale didattico, ad eccezione del rimborso delle spese sostenute per conto delle famiglie, come libretto e gite scolastiche. I contributi scolastici sono dunque volontari, e le famiglie possono decidere se pagarli oppure no.