Taylor Swift: il linguaggio delle sue canzoni in uno studio dell'Università di Bologna - Studentville

Taylor Swift: il linguaggio delle sue canzoni in uno studio dell'Università di Bologna

Taylor Swift: il linguaggio delle sue canzoni in uno studio dell'Università di Bologna

Lo studio condotto da Cecilia Salerno lega filologia e musica pop per esplorare come Taylor Swift elabora e modifica i suoi testi.

Taylor Swift non è più solo una delle popstar più celebri al mondo. Recentemente, è diventata anche oggetto di un’analisi accademica presso l’Università di Bologna: il suo lavoro è stato infatti esaminato attraverso la lente della filologia, una disciplina che tradizionalmente si occupa di testi antichi e letterari. L’idea di applicare questa metodologia a un’artista contemporanea è nata nel corso di Filologia italiana, sotto la guida della professoressa Paola Italia, e ha preso forma grazie al lavoro di Cecilia Salerno, studentessa di 24 anni iscritta al secondo anno della laurea magistrale in Italianistica.

L’obiettivo dello studio era avvicinare gli studenti ai concetti fondamentali della filologia, utilizzando un esempio contemporaneo e popolare. Taylor Swift era il soggetto ideale da cui partire, anche grazie al suo impegno per riacquistare i diritti dei suoi primi album; l’impresa però non è andata a buon fine e la cantante ha quindi deciso di reincidere tutte le sue vecchie canzoni nelle ormai famose “Taylor’s Versions”. Questo lavoro ha offerto l’opportunità di mettere a confronto le nuove registrazioni con le versioni originali, un’attività che si allinea perfettamente con l’essenza della filologia: determinare la versione più fedele alle intenzioni dell’autore.

Le differenze tra le versioni: cosa cambia nei testi delle “Taylor’s Versions”?

In generale, le differenze tra le nuove versioni e quelle originali non sono risultate molte; tuttavia, qualcuna c’è stata, come nel caso della canzone *Better Than Revenge*, scritta dieci anni fa, in cui Swift ha eliminato alcuni elementi considerati misogini nella nuova versione. Un altro interessante esempio è stato riscontrato in *All Too Well*, canzone presente nell’album “Red”, che ha visto ben quattro versioni diverse nel corso degli anni.

L’analisi ha preso in considerazione anche le versioni deluxe dell’album *Lover*, in cui ogni edizione include bonus unici, come poster, pagine di diario scritte a mano dalla stessa Swift, e testi delle sue canzoni. Questi elementi aggiuntivi hanno offerto un’ulteriore prospettiva sul processo creativo della cantante.

Nelle “Taylor’s Versions” sono poi stati aggiunti i *Vault Tracks*, canzoni complete che erano state escluse dagli album originali per decisioni discografiche. Swift ha recuperato alcune di queste tracce e le ha rielaborate per richiamare lo stile dei suoi lavori più recenti fornendo ulteriori esempi sulla sua evoluzione artistica e sulla continua ricerca di perfezione.

Linguaggio e tematiche: l’evoluzione della poetica di Taylor Swift

Taylor Swift è nota per la natura profondamente personale dei suoi album che spesso raccontano esperienze di vita vissuta. Nel lavoro di Cecilia Salerno viene evidenziato come l’artista riesca a trasmettere emozioni complesse attraverso i suoi testi, in particolare nell’album *Red*, che esplora la fine di una storia d’amore; tuttavia, è nei suoi album indie, *Folklore* ed *Evermore*, che la cantante dimostra una maggiore attenzione al linguaggio e alla costruzione narrativa: in queste opere, la cantante crea scenari immaginari e affronta tematiche come i triangoli amorosi utilizzando uno stile lirico più ricercato e pulito.

L’analisi ha anche messo in luce come la lingua utilizzata da Taylor nei suoi album indie sia più sofisticata rispetto ai suoi lavori precedenti, un’evoluzione che riflette il desiderio dell’artista di raggiungere una precisione espressiva maggiore cercando di bilanciare la semplicità pop con la profondità lirica.

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