Test di Medicina 2024: anomalia della graduatoria. Cosa è successo? - Studentville

Test di Medicina 2024: anomalia della graduatoria. Cosa è successo?

Incongruenze insolite inerenti alla graduatoria dei Test di Medicina 2024. Tre le città sospettate: Napoli, Palermo e Padova.
Test di Medicina 2024: anomalia della graduatoria. Cosa è successo?

La verità sulle incongruenze della graduatoria

Pochi giorni fa sono stati pubblicati gli esiti online inseriti nella graduatoria dei Test di Medicina 2024. Moltissimi studenti che hanno partecipato alle prove si sono confrontati con la pubblicazione sulla piattaforma Universitaly, ma sembrano ci siano delle insolite “anomalie” sui punteggi. In principio, il valore minimo stabilito per rientrare in graduatoria era di 78,6 punti, ma con il primo scorrimento del 18 settembre 2024 tale punteggio potrebbe subire variazioni e abbassarsi.

Il caos punteggi

In questi giorni è esploso un vero e proprio caso relativo alla confusione creatasi su alcuni punteggi delle graduatorie del Test di Medicina 2024. Nello specifico, ci sono sospetti sui risultati in ben tre città: Napoli, Palermo e Padova.

Il punteggio minimo ha subito un “aumento” in parte atteso. In realtà, l’incremento è andato oltre ogni aspettativa. Questo scenario ha destato alcuni sospetti già a partire dall’esito del Test tenutosi nel mese di maggio: era stato lo stesso “Comitato per il Diritto allo Studio di Medicina” a segnalare la questione. Napoli, Palermo e Padova sono le tre città “incriminate”, in cui i sospetti sono più frequenti.

A tal proposito, si è espressa la portavoce Anna Clara Romano:

” Se i 90 fossero dovuti solo alle capacità di memoria dovremmo aver una certa “omogeneità” tra le sedi universitarie. Invece, alla Università Federico II il 3,4% ha ottenuto a luglio un punteggio pieno, mentre a Torino, ad esempio, soltanto l’1,7%. Quest’ultimo valore lo si ritrova nella stragrande maggioranza degli atenei, tranne che quelli presenti nelle tre città menzionate”.

In seguito, la Romano ha aggiunto:

“Bisogna precisare che i controlli sono diversi a seconda delle sedi universitarie: in certi casi ci sono aule schermate, con impianti di metal detector e altre hanno ulteriori sistemi di sorveglianza. Va detto che non i tutte le università ci sono i medesimi controlli”. 

Una studentessa, ad esempio, ha palesemente ammesso che durante il test lei stessa e altre sue compagne sono riuscite ad entrare in aula con uno smartphone. Altri ancora hanno dichiarato che si sono fatti aiutare da chi, tramite Telegram, aveva pubblicato i quiz in tempo reale chiedendo supporto.

Le dichiarazioni di CINECA

Ad esprimersi, prima di tutti, è Testbusters ossia la piattaforma di preparazione ai Test di Medicina, la quale ha osservato come ci sia stato un surplus di pieni voti (90/90), rispetto alle medie delle sessioni precedenti.

CINECA è il Consorzio Universitario che organizza il test su incarico del Ministero dell’Università e della Ricerca. La risposta non si è fatta attendere e non segnala nulla di anomalo, ma soltanto un diverso metodo di conteggio.

Infatti, secondo CINECA:

“Alcuni studenti pur avendo superato i test non hanno fatto richiesta per accedere alle graduatorie”.

Se questa considerazione fosse corretta i punteggi pieni di 90/90, sarebbero addirittura di meno.

Qualcosa sicuramente “non torna”, ma possiamo solo attendere gli sviluppi futuri e lasciare agli organi preposti il tempo di ulteriori verifiche.

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