Il test di ammissione a Medicina del 2024 prevede diverse novità, alcune delle quali rappresentano proprio un deciso cambio di rotta rispetto agli anni precedenti. Una delle principali differenze rispetto ai test di ammissione già sostenuti riguarda l’apertura della banca dati dei quesiti della prova ai candidati, un significativo vantaggio che non era mai stato concesso fino ad ora.
Inoltre, la sessione inizialmente fissata a febbraio è stata rinviata: le prossime date saranno a marzo e ad aprile/maggio. La struttura del test, però, per ora rimane invariata, con 50 quesiti elaborati dal CISIA su comprensione del testo, biologia, chimica e fisica, matematica e ragionamento a cui rispondere entro 90 minuti.
L’apertura della banca dati dei quesiti
La vera rivoluzione per il momento è rappresentata dalla decisione di aprire la banca dati dei quesiti, contenente circa 50.000 domande, una novità importante e molto apprezzata dai candidati. La banca dati aperta, infatti, permette agli studenti di esercitarsi proprio sulle possibili domande della prova d’ingresso, semplificando molto il processo di preparazione e riducendo l’incertezza riguardo ai contenuti che verranno chiesti in sede d’esame.
È stata proprio l’apertura della banca dati a far slittare la sessione in programma per febbraio 2024: la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha annunciato solo recentemente questa novità causando ritardi nell’organizzazione delle prove, che dovranno essere riviste secondo questo nuovo sistema. “Ora si cambia: è evidente che le regole per l’ingresso a Medicina ad oggi non hanno funzionato. Puntiamo a un meccanismo più equo che premi merito e conoscenze”, scrive la Ministra su Facebook, “i quesiti dei prossimi test saranno ‘pescati’ da una banca dati che ho voluto fortemente aperta e pubblica, al contrario di oggi”.
Le novità anticipate dalla Ministra per i prossimi anni
La Ministra Anna Maria Bernini ha anche espresso la chiara intenzione di andare oltre queste modifiche per avviare un vero e proprio percorso di riforma complessiva per l’iscrizione a Medicina. L’idea è quella di consentire agli studenti di frequentare corsi caratterizzanti, di sostenere esami e di accedere alla facoltà solo in base ai risultati ottenuti. Questo modello sarebbe un cambiamento sostanziale rispetto al sistema attuale e potrebbe comportare modifiche radicali nei criteri di ammissione.
Questa possibile introduzione di un “modello italiano” per il processo di ammissione è ancora in fase di valutazione. L’obiettivo sarebbe quello di rendere il meccanismo più equo, premiando il merito e le conoscenze degli studenti, come ha affermato la Ministra stessa in una recente intervista a ‘La Repubblica’ “In questo modo affidiamo la preparazione alle università, sottraendola ai vari corsi extra-accademici. Affiancheremo le lezioni ad azioni di orientamento per supportare le scelte degli studenti”.