I Test di Medicina: una idea errata di “complessità”?
Nell’immaginario collettivo, la Facoltà di Medicina è vista come uno degli indirizzi universitari più impegnativi e difficili, soprattutto per la presenza del fatidico test di accesso. Moltissimi studenti desiderosi di intraprendere la carriera di medico si sono preparati a fondo per superare la prova di ammissione alle Facoltà di Medicina, servendosi delle conoscenze pregresse e della preparazione individuale grazie anche alle 3.500 domande del database pubblicate online.
Sembra, però che questa “idea” non valga per tutti i candidati che hanno partecipato alle prove. A tal proposito, si è espresso uno studente di Roma, Giovanni Alberto, intervistato da Adnkronos Salute. Ebbene, il ragazzo ha dichiarato di essersi iscritto al Test di Medicina per avere accesso alla Facoltà della Sapienza di Roma, ma lo stesso esame non gli è parso così difficile e impossibile. Il candidato, inoltre, ha condiviso la sua idea, dicendo che a lui stesso è bastato “memorizzare” tutti i quesiti resi pubblici del database online. Questa dichiarazione ha successivamente posto diverse domande in merito all’efficacia e il bisogno dei Test di Medicina per accedere agli atenei.
Le parole di Giovanni Alberto
Lo studente durante l’intervista è stato molto chiaro e onesto, esprimendosi in merito alla “complessità” del celebre test di accesso a Medicina.
” Personalmente credo che il Test di Medicina non è stato molto difficile, almeno per chi ha studiato come me. Mi è bastato leggere e ripetere le 3.500 domande del database, riconoscendo che questo metodo privilegia la memoria più che la conoscenza approfondita degli argomenti”.
Approfondendo il discorso in modo più specifico, il ragazzo ha confessato che probabilmente la parte più “difficile” è stata quella inerente alla matematica, poiché i quesiti erano basati soprattutto sul ragionamento e la logica.
Il resto delle domande, invece, al candidato sono parse “piuttosto facili“, sebbene alcune relative a eventi storici non fossero previste dal programma scolastico da lui studiato in precedenza.
Lo stesso ragazzo ha dichiarato, infatti che:
“Molti argomenti storici non erano nel programma di quest’anno scolastico”.
Il test di accesso a Medicina è realmente utile?
Successivamente l’intervista del ragazzo di Roma, iscritto regolarmente al Test di Medicina, il quesito principale rimane uno soltanto: la prova di accesso è realmente utile ed efficace per entrare nelle Facoltà di Medicina?
Inoltre, sempre più persone si pongono le domande se lo stesso test di fonda su reali conoscenze apprese durante gli anni di studio e la fase di preparazione, oppure si basa sul metodo della “memorizzazione” dei quesiti resi pubblici online.
E’ un dato di fatto che sempre più aspiranti medici siano più propensi a studiare interamente a memoria le domande inerenti al test per superare l’esame e ciò potrebbe in parte essere limitante per la vera e propria preparazione del futuro studente di Medicina. L’ambito medico è sicuramente uno dei più vasti e complessi, soprattutto per la mole di conoscenze e competenze da gestire e apprendere.
A questo punto, basta un test di accesso a crocette per selezionare i futuri medici più idonei alla professione? Probabilmente, occorre che il Ministero e le Istituzioni debbano rivedere alcune dinamiche per l’ammissione definitiva degli studenti agli atenei di Medicina, un tema che sicuramente nell’ultimo periodo è stato preso molto in considerazione.