La ministra Bernini ha assicurato che i risultati dei test di medicina effettuati dagli studenti di quarta superiore sono tutelati, riportando in vigore la graduatoria che era stata annullata.
In questi giorni la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha annunciato che i risultati del test di accesso a Medicina per gli studenti del quarto anno saranno tutelati. Gli studenti coinvolti sono quelli che hanno sostenuto il test nel 2023, quando erano ancora in quarta superiore, ottenendo un punteggio così alto da avere già l’accesso a medicina garantito per il 2024, una volta ottenuto il diploma. Questo impegno arriva dopo una sentenza del Tar che aveva annullato la graduatoria dei Tolc: con un’ordinanza cautelare del Consiglio di Stato è stata ripristinata la validità del bando e della graduatoria dei Tolc-Med del Cisia dell’anno scorso.
L’emendamento per tutelare i “quartini”
L’emendamento per la tutela dei “quartini” è stato approvato in commissione a Montecitorio, segnando un importante traguardo nel percorso degli studenti coinvolti, che si erano visti negare la validità dei risultati raggiunti lo scorso anno. La ministra Bernini ha sottolineato che l’impegno e il sacrificio di questi studenti meritano rispetto e che i loro sogni e le loro vocazioni non devono essere traditi «Il risultato che gli studenti del quarto anno che lo scorso anno hanno sostenuto il test di accesso a Medicina sarà salvaguardato. L’emendamento per la loro tutela, dopo che una sentenza del Tar aveva cancellato la graduatoria dei Tolc, è stato approvato in commissione a Montecitorio. È un obiettivo raggiunto! L’impegno di tanti studenti e tante studentesse merita rispetto. I loro sogni e vocazioni non vanno traditi».
Come si sono svolti i fatti
Dopo aver esaminato il tenore delle censure formulate, i giudici amministrativi hanno accolto le istanze cautelari del consorzio Cisia, delle amministrazioni resistenti e dei “quartini”, riportando in vigore la graduatoria concorsuale annullata in precedenza; allo stesso tempo, però, è stata respinta l’istanza del ricorrente principale che aveva chiesto l’ammissione in soprannumero ai corsi di laurea per cui aveva fatto domanda. L’udienza è stata fissata per il 9 luglio, per cui è molto improbabile che la sentenza sia emessa prima della prima sessione del test di ingresso 2024, considerando che le due prove si terranno il 28 maggio e il 30 luglio. Tuttavia, si sta valutando la possibilità di introdurre una norma ad hoc per tutelare le esigenze dei quartini, probabilmente attraverso un emendamento al decreto Pnrr (il Dl 19/2024) attualmente all’esame della Camera che dovrà passare per un accordo unanime tra maggioranza e opposizione.