Università di Firenze, il test è sbagliato: tutti ammessi
Succede anche questo, dopo una lunga estate caldissima. E accade a Firenze nel periodo dei test di ingresso per l’inserimento delle nuove matricole presso l’Università. Ora, diciamolo tutti: chi non ha mai sognato una cosa del genere? Sembra un film vero? Ma non lo è, è capitato davvero a migliaia di aspiranti cantidati al test per l’accesso alle facoltà di Biotecnologie, Scienze biologiche, Scienze farmaceutiche applicate, Farmacia e Controllo qualità, chimica e tecnologia farmaceutiche! Scopriamo insieme cosa è successo!
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Firenze: tutti ammessi. Il test per cinque facoltà è sbagliato
A rendere nota questa debacle è lo stesso Ateneo, dichiarando attraverso un comunicato che ben 1329 candidati a cinque facoltà scientifiche dell’Università di Firenze sono tutti ammessi. Ma come è potuta accadere una simile cosa? A parte che tutti questi studenti sono davvero baciati dalla fortuna cieca ma aldilà di questo, cosa è sucesso? Il fattaccio si è verificato, come spiega l’Università, per una difformità tra le indicazioni del bando per l’ammissione e i quesiti proposti. In pochissime ma efficaci parole, i candidati per i corsi di Biotecnologie, Scienze biologiche, Scienze farmaceutiche applicate – controllo qualità, Chimica e tecnologia farmaceutiche e Farmacia si sono trovati davanti un quiz del tutto diverso da quello previsto nel bando. Davvero un bel guaio.
L’Università sbaglia il quiz, succede a Firenze
Molti studenti hanno segnalato irregolarità nel test, un quiz completamente diverso da quello che si aspettavano: meno domande (invece di 75 domande ce n’erano 50), materie diverse e parti mancanti, come la comprensione del testo ad esempio. La prova, unica per i cinque corsi di laurea e a cui avevano preso parte 1.329 candidati per mille posti disponibili quindi era differente! Come rimediare? L’Università ha deciso perciò di mettere una bella e gradita toppa: tutti ammessi!
Università di Firenze, la spiegazione del Rettore
Ecco come è andata: l’Ateneo si rivolge sempre a un soggetto esterno per la stesura dei test a numero programmato, in questo specifico caso al consorzio interuniversitario sistemi integrati per l’accesso (Cisia). Come ha spiegato il Rettore Luigi Dei “il Cisia ad aprile ha comunicato una variazione nella prova rispetto a quella dell’anno scorso. La mail è arrivata agli uffici, ma non è stata recepita. Per una svista, quindi, abbiamo pubblicato il bando con i criteri dell’anno scorso. Ci siamo trovati a decidere cosa fare e dare a tutti la possibilità di entrare ci è sembrato il modo migliore per tutelare il diritto agli studenti di iniziare in tempo le lezioni. Rifare la prova avrebbe significato rimetterci in contatto con il Cisia e aspettare almeno un mese”.
Orientamento universitario: le nostre dritte
Nella speranza che questa botta di fortuna capiti anche a voi, non perdete tutte le nostre dritte su come scegliere il corso di laurea e come iscriversi all’università:
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