Testi di Sanremo 2025: una lezione di italiano

Testi di Sanremo 2025: una lezione di italiano

L'edizione 2025 del Festival di Sanremo si presenta come un interessante caso di studio linguistico, offrendo un'opportunità unica per analizzare le tendenze
Testi di Sanremo 2025: una lezione di italiano

L’edizione 2025 del Festival di Sanremo si presenta come un interessante caso di studio linguistico, offrendo un’opportunità unica per analizzare le tendenze della lingua italiana contemporanea attraverso la musica. I 29 big in gara hanno utilizzato complessivamente 9.505 parole nei loro testi, con una media di oltre 5 ripetizioni per ciascun termine.

Un dato significativo emerge dall’analisi: sono state impiegate 1.813 parole diverse, dimostrando una notevole varietà lessicale.

Questo ricco patrimonio linguistico rappresenta un prezioso strumento didattico per esplorare l’evoluzione della lingua italiana nel contesto della musica popolare, permettendo di osservare come il linguaggio musicale contemporaneo rifletta le tendenze comunicative attuali.

Analisi dei nomi e verbi più utilizzati

L’analisi approfondita dei testi rivela interessanti pattern linguistici nelle canzoni di Sanremo 2025. Tra i nomi comuni, ‘amore’ domina con 47 occorrenze, seguito da ‘occhi’ con 37 menzioni e ‘vita’ presente 36 volte. Particolare il caso di ‘cuoricini‘, utilizzato 28 volte ma esclusivamente nel brano dei Coma_Cose. Altri sostantivi ricorrenti includono ‘battito’ (18 volte), ‘cuore’ e ‘paura’ (16 volte ciascuno).

Sul fronte dei verbi, dopo l’onnipresente ‘essere’, il verbo ‘chiamare’ emerge come il più utilizzato, con ben 56 occorrenze totali tra ‘chiamo’ e ‘chiami’. Seguono in ordine di frequenza i verbi ‘fare’ e ‘volere’, mentre ‘avere’ si posiziona sorprendentemente solo al quinto posto nella classifica dei verbi più presenti.

Uso degli avverbi e valutazione linguistica

L’analisi degli avverbi nei testi di Sanremo 2025 rivela una netta predominanza delle forme negative su quelle positive. Il termine ‘mai’ compare 40 volte contro le 26 occorrenze di ‘sempre’, mentre ‘niente’ supera ‘tutto’ con 27 apparizioni contro 24. Significativo anche il divario tra ‘male’, utilizzato 24 volte, e ‘bene’ che si ferma a sole 9 menzioni. Anche il confronto tra ‘solo’ e ‘insieme’ vede prevalere la forma che esprime solitudine.

Questa tendenza verso espressioni negative si inserisce in un quadro più ampio, analizzato dal linguista Lorenzo Coveri dell’Accademia della Crusca. L’esperto ha evidenziato una marcata omogeneità nei testi, che porta a un generale appiattimento stilistico.

Il festival 2025 si caratterizza per l’assenza di sonorità rock e una presenza limitata di cantautori, rappresentati solo da Brunori Sas e Lucio Corsi. L’80% delle canzoni si attesta su un registro familiare e colloquiale, distanziandosi dallo stile tradizionale della canzone italiana, con rare eccezioni di particolare interesse linguistico.

 

Foto copertina via digital-news.it

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