E’ uscito ieri il nuovo album di Elton John: si intitola “The Lockdown Sessions” e, come è facile dedurre, è stato registrato durante gli ultimi 18 mesi. “The Lockdown Sessions”, 16 tracce molte delle quali scritte o cantate con la collaborazione più di 20 artisti, promette grandi successi. A 74 anni, il cantante possiede ancora un gusto musicale molto più interessante della maggior parte delle persone che hanno la metà della sua età.
Elton John, finalmente il nuovo album
Queste sono le premesse della nuova opera di Elton John, alla quale ha lavorato insieme a Young Thug e Nicki Minaj (“Always Love You”), Lil Nas X (“One of Me”), Dua Lipa (“Cold Heart”), 6lack e Gorillaz (“The Pink Phantom”), Charlie Puth (“After All”).
Come dichiarato dall’artista su Instagram:
“L’ultima cosa che mi aspettavo di fare durante il lockdown era realizzare un album. Ma, con il progredire della pandemia, i progetti una tantum continuavano a spuntare e ho finito per avere una selezione di cose davvero interessanti e diverse che erano completamente differenti da quello per cui sono conosciuto, cose che mi hanno portato fuori dalla mia comfort zone in un territorio assolutamente nuovo. E ho capito che c’era qualcosa di stranamente familiare nel lavorare in questo modo.”
“The Lockdown Sessions”, il nuovo album di Elton John
L’album, che per certi versi segna un ritorno alle sue origini, contiene 16 tracce ed è la prova di come il nostro Rocket Man abbia superato in astuzia la pandemia lavorando con un eclettico mix di artisti. “The Lockdown Sessions” riunisce nuovi brani e recenti collaborazioni per album di altri artisti, tra cui la sua canzone per l’ultimo album dei Gorillaz e la sua cover di “Nothing Else Matters” che ha registrato con Miley Cyrus.
L’album ha inizio con “Cold Heart (PNAU Remix)” – che unisce diverse canzoni dell’artista in un dance pop con la strabiliante voce di Dua Lipa. Ma non vogliamo anticiparvi altro. Se siete dei fans di Elton, dovrete scoprire da soli cosa vi ha riservato il vostro beniamino.
Leggi anche:
Photo | Via Flickr di David Shankbone