Dopo il suo debutto avvenuto a luglio negli Stati Uniti e nel Regno Unito, Threads fa il suo ingresso anche in Italia. L’applicazione è stata sviluppata dal team di Instagram con l’obiettivo di facilitare la condivisione di messaggi di testo e la partecipazione a conversazioni pubbliche. Tra le funzionalità offerte da Threads, è possibile non solo inviare messaggi di testo, ma anche modificare i post, effettuare ricerche utilizzando parole chiave e taggare argomenti di interesse. Questo amplia le possibilità di interazione e personalizzazione dell’esperienza utente.
Recentemente, su Instagram, è stata resa disponibile la possibilità di accedere a un invito digitale tramite un QR code scansionabile. Basta semplicemente cercare la parola “biglietto” per visualizzare l’icona corrispondente. Cliccando su di essa, si apre un ticket virtuale con scadenza fissata per il 14 dicembre alle ore 12.
Mark Zuckerberg, dopo il lancio iniziale, ha condiviso entusiasticamente su Instagram: “Oggi apriamo Threads a più paesi in Europa. Benvenuti a tutti”. Questo segna un passo importante nell’espansione globale dell’applicazione e testimonia l’interesse crescente nei confronti di questa nuova piattaforma di comunicazione.
Il ritardo nell’introduzione di Threads in Italia e nel resto dei paesi dell’Unione europea è principalmente attribuibile all'”incertezza normativa”, verosimilmente causata dalle rigorose regolamentazioni stabilite dal Digital Act. Meta, insieme ad altri colossi tecnologici come Microsoft e Apple, assume un ruolo di “guardiano” della piattaforma ai sensi della legge, a partire da luglio, e pertanto è obbligata a conformarsi alle nuove normative riguardanti il consenso degli utenti e la protezione dei dati.
Attualmente non è chiaro se, al fine di rispettare le più severe norme di Bruxelles, l’azienda abbia limitato alcune funzionalità di Threads. Durante la fase di iscrizione al servizio, è richiesta la condivisione dei dati con Instagram, da cui vengono estratte informazioni cruciali, come la rete dei contatti. La necessità di adattarsi a questi standard normativi più rigorosi potrebbe aver comportato modifiche nell’implementazione di alcune caratteristiche dell’applicazione.