Una piccola rivoluzione per sostenere le famiglie e incentivare la natalità in Giappone.
Il governo metropolitano di Tokyo ha annunciato una nuova e ambiziosa iniziativa: a partire da settembre 2025, gli asili nido saranno gratuiti per tutti i bambini in età prescolare. Questa decisione, prima del suo genere a livello regionale in Giappone, si inserisce in un più ampio quadro di incentivi per contrastare la drammatica crisi demografica del Paese.
La misura, voluta dalla governatrice Yuriko Koike, rappresenta un significativo passo avanti per il sostegno alle famiglie, alleviando l’onere economico legato alla cura dei bambini. Ad oggi, la gratuità è garantita solo per i secondogeniti e i figli successivi, ma con l’estensione a tutti i bambini si punta a migliorare le condizioni delle giovani coppie.
Misure innovative per sostenere genitori e lavoratori
Dalla settimana lavorativa di quattro giorni agli incentivi alla natalità, Tokyo fa da apripista: non solo asili nido gratuiti, ma anche l’adozione di una settimana lavorativa di quattro giorni per i dipendenti della municipalità di Tokyo. L’iniziativa, che partirà nell’aprile 2025, intende migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro, incentivando il tempo dedicato alla famiglia. Il programma, denominato “four-on, three-off”, prevede la possibilità per i lavoratori di scegliere un giorno libero extra alla settimana, mantenendo invariato il monte ore settimanale.
Questo progetto coinvolgerà i 160.000 dipendenti della pubblica amministrazione di Tokyo. L’idea non è del tutto nuova: altre prefetture giapponesi hanno già avviato programmi simili, ma l’esperimento della capitale potrebbe avere un impatto decisivo sul futuro delle politiche del lavoro in Giappone.
Una crisi demografica senza precedenti
La natalità giapponese è in calo da anni, con dati preoccupanti che continuano a segnare nuovi record negativi. Nel 2023, il numero di nascite ha raggiunto il minimo storico di 758.631 bambini, una diminuzione del 5,1% rispetto all’anno precedente. Questo dato sfiora la cifra prevista dal National Institute of Population and Social Security Research per il 2035, sottolineando la gravità della situazione.
Un ulteriore problema è il calo dei matrimoni, che nel 2023 sono scesi sotto le 500.000 unità, un livello mai visto dagli anni Trenta. In Giappone, dove le nascite fuori dal matrimonio sono rare, questo trend influisce direttamente sulla diminuzione della popolazione.
Per comprendere meglio le cause di questa tendenza, il governo ha coinvolto direttamente i giovani, attraverso l’Agenzia per l’infanzia e la famiglia. Durante un incontro organizzato dall’Agenzia, molti ragazzi hanno espresso preoccupazioni legate al costo della vita, alla mancanza di opportunità lavorative stabili e alla difficoltà di conciliare lavoro e famiglia.
Un futuro incerto, ma con nuove prospettive
Le politiche messe in campo dal governo metropolitano di Tokyo, come la gratuità degli asili nido e la settimana lavorativa breve, potrebbero fungere da modello per altre regioni del Paese anche se il loro successo dipenderà dalla capacità di rispondere concretamente alle preoccupazioni dei cittadini.
Il Giappone si avvia verso il sedicesimo anno consecutivo di declino demografico: queste misure riusciranno a invertire il trend? Quello che è certo è che la sfida non riguarda solo la capitale, ma l’intero Paese. Tokyo potrebbe però fare il primo passo verso un futuro più equo e sostenibile per le famiglie giapponesi.