L’Università di Torino è stata teatro di una contestazione durante l’inaugurazione dell’anno accademico tenutasi al Teatro Regio. Enrico Letta e il rettore Stefano Geuna sono stati il bersaglio di una protesta organizzata da una decina di studenti del collettivo Cau Torino. I manifestanti hanno esposto uno striscione con il messaggio: «Contro tagli e genocidio, Bernini mandante e Geuna complice», mentre le forze dell’ordine presidiavano l’evento.
I dettagli della protesta
La tensione è esplosa quando alcuni studenti si sono alzati durante l’intervento del rettore Stefano Geuna, tentando di avvicinarsi al palco del Teatro Regio. I manifestanti hanno puntato il dito contro le politiche universitarie, accusando il rettore di essere “complice del genocidio in Palestina” e chiedendo l’interruzione dei rapporti con Israele. “Il governo taglia, vivete in un mondo immaginario mentre fuori da questa cerimonia la gente viene uccisa da bombe made in Usa, Italy e France”, hanno gridato, denunciando anche i “700 milioni in meno per lo studio”.
Enrico Letta è stato egualmente bersaglio delle contestazioni. Un esponente dei collettivi ha interrotto il suo intervento urlando:
“Ottocento miliardi per il riarmo e tu hai detto di apprezzare”, costringendo l’ex premier a fermarsi per alcuni minuti.
Gli studenti hanno ripetutamente chiesto di poter salire sul palco per parlare direttamente ai presenti, mentre dal resto della platea si levavano fischi e richieste di proseguire con la cerimonia programmata.
Le reazioni
L’irruzione ha causato l’interruzione temporanea della cerimonia per alcuni minuti. I fischi dalla platea si sono sollevati mentre alcuni spettatori chiedevano di proseguire l’evento. Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, allontanando i manifestanti sia dall’interno del Teatro Regio che dal presidio esterno. La contestazione ha evidenziato le tensioni che attraversano l’ambiente universitario torinese in questo inizio di anno accademico.