Ieri per 526.317 maturandi si è svolta la prima prova scritta di italiano. Vediamo quali temi sono stati proposti e i commenti a caldo di alcuni esperti.
Mercoledì 19 giugno alle 8:30 è ufficialmente iniziata la Maturità 2024. 526.317 studenti italiani hanno affrontato la prima prova scritta di italiano, uguale per tutti gli indirizzi di studio. Poco prima dell’inizio della prova, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva anticipato a RTL 102.5 che “le tracce saranno interessanti e abbordabili. I ragazzi devono, prima di scrivere, riflettere, usare la brutta copia per impostare il ragionamento e poi esprimere i propri sentimenti, cercando soprattutto di cogliere il significato profondo delle tracce”.
Quali temi sono stati proposti ai maturandi?
Ormai da diversi anni, la prima prova della Maturità si presenta in tre tipologie con più tracce per ognuna: il tema di letteratura, il tema argomentativo e quello di attualità; in tutto, sette tracce distribuite nei seguenti ambiti: artistico, letterario, filosofico, storico, scientifico, tecnologico, economico e sociale.
–Pirandello e Ungaretti per l’analisi del testo letterario
Per l’analisi del testo letterario, i maturandi hanno dovuto confrontarsi con due grandi autori: Luigi Pirandello e Giuseppe Ungaretti. Di Ungaretti, gli studenti hanno analizzato la poesia “Pellegrinaggio” tratta dalla raccolta “Vita d’un uomo”; per Pirandello, è stato proposto un brano tratto dal romanzo del 1916 “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”.
–Temi argomentativi e di attualità
Tra le tracce per il tema argomentativo, c’era un estratto da “Storia d’Europa” di Giuseppe Galasso che ha invitato a riflettere sul conflitto atomico e sulle tensioni tra blocchi contrapposti; l’”Elogio dell’imperfezione” di Rita Levi Montalcini è stato proposto per stimolare una riflessione sulla crescita personale e la capacità di apprendere dai propri errori. Un estratto da “Profili, selfie e blog, la forma del diario nell’epoca di internet” di Maurizio Caminito, ex direttore della Biblioteca centrale per ragazzi di Roma, ha fornito uno spunto per parlare dei nuovi mezzi di comunicazione digitali; presente anche Nicoletta Polla-Mattiot, co-fondatrice dell’Accademia del Silenzio, con un brano tratto da “Riscoprire il silenzio: arte, musica e poesia. Natura tra ascolto e comunicazione”.
–Il patrimonio culturale
Un testo della costituzionalista Maria Agostina Cabiddu, che recentemente ha firmato un appello a fianco di Liliana Segre contro la riforma del premierato, ha trattato il tema del patrimonio culturale, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare i beni culturali italiani.
I commenti degli esperti sulle tracce della Maturità 2024
Secondo Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, le tracce d’esame sono state ben accolte dagli studenti e giudicate abbordabili: «Le tracce d’esame credo siano state apprezzate dai ragazzi e sono anche molto abbordabili. Sono state tracce lineari da un verso e di attualità dall’altro. Oltre agli autori standard, ci sono questioni interessanti sulla storia recente, come il conflitto tra Russia e Ucraina. Vedremo poi cosa hanno scelto i ragazzi».
Claudio Marazzini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca e professore emerito di storia della lingua italiana all’Università del Piemonte Orientale, ha dichiarato all’Adnkronos: «Tutte le tracce del tema di maturità mi paiono azzeccate. Non sono certo tutte facili, anche se si riferiscono a questioni di largo respiro e di attualità: basti pensare al modo in cui Giuseppe Ungaretti tratta il tema della guerra. Tutte le proposte sono comunque fattibili e interessanti. Forse molti studenti si salveranno con la traccia su Internet e blog in relazione alla scrittura diaristica, che mi pare la più abbordabile della serie. Comunque, Ministero promosso a pieni voti».
Marazzini ha anche espresso apprezzamento per la presenza di un testo della giurista Agostina Cabiddu, nominata nel 2019 “benemerita della lingua italiana” dall’Accademia della Crusca per la sua opposizione all’abuso dell’inglese nell’università, per poi terminare con delle perplessità su una prova uguale per tutti gli istituti: «Sempre meno mi convince che le prove di italiano debbano essere identiche in tutti gli indirizzi scolastici. Secondo me, questo principio dovrebbe essere ridiscusso e sottoposto a vaglio critico».