Tre giorni senza cellulare a scuola
Il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Jesi ha lanciato un’iniziativa innovativa chiamata Campus Verde Netless, un progetto che si pone l’obiettivo di ridurre l’uso degli smartphone tra gli studenti e di promuovere una connessione più autentica con la natura. In un’epoca in cui la tecnologia domina la vita quotidiana dei giovani, il liceo ha voluto offrire un’esperienza educativa alternativa, focalizzandosi sul benessere psicologico e ambientale degli studenti. Per tre giorni, una classe del terzo anno ha accettato la sfida di lasciare i propri telefoni a casa e di immergersi completamente nella natura, partecipando a diverse attività di carattere educativo e naturalistico.
Un progetto per allontanare i giovani dalla tecnologia
Raniero Colonnelli, l’ideatore del progetto, ha spiegato in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino che il principale obiettivo del Campus Verde Netless era quello di “allontanare i giovani dall’uso del proprio telefonino” e di promuovere una vera interazione sociale. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di vivere insieme giorno e notte, immersi in un ambiente naturale, lontani dalle distrazioni tecnologiche quotidiane. Questa esperienza ha permesso loro di sperimentare una convivenza più autentica, basata sul dialogo e la condivisione di esperienze comuni.
La location: il Centro di Educazione Ambientale “La Confluenza”
Il luogo scelto per ospitare il progetto è stato il Centro di Educazione Ambientale “La Confluenza” di Osimo, situato lungo il fiume Musone. Questa location, con il suo paesaggio naturale rigoglioso e la vicinanza al fiume, si è rivelata perfetta per lo scopo del progetto. Immersi in un contesto naturale di grande valore educativo, gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare il territorio, approfondire la conoscenza dell’ecosistema fluviale e sviluppare una maggiore consapevolezza ambientale.
Attività psicopedagogiche e naturalistiche
Durante i tre giorni di permanenza, i ragazzi sono stati coinvolti in una serie di attività di tipo psicopedagogico e naturalistico. Le attività psicopedagogiche includevano la condivisione delle aspettative del progetto e sessioni di mental coaching, volte a sviluppare nei partecipanti una maggiore consapevolezza di sé e delle dinamiche di gruppo. Le attività naturalistiche, invece, includevano passeggiate didattiche con guide esperte lungo il fiume Musone, durante le quali gli studenti hanno potuto osservare e analizzare i macroinvertebrati presenti nel fiume, nonché identificare le diverse specie di alberi e arbusti lungo i margini fluviali.
Un successo formativo e umano
Il progetto Campus Verde Netless si è concluso con un bilancio molto positivo. Gli studenti hanno mostrato un grande entusiasmo e un’alta partecipazione alle attività proposte, dimostrando di apprezzare l’opportunità di disconnettersi dal mondo digitale per immergersi nella natura. Raniero Colonnelli ha sottolineato come l’iniziativa abbia permesso ai ragazzi di dedicarsi completamente ad attività all’aria aperta, vivendo un’esperienza formativa non solo dal punto di vista scolastico, ma anche umano. L’immersione nella natura ha fornito agli studenti l’occasione di riflettere su se stessi, sulle loro relazioni e sull’importanza del contatto diretto con l’ambiente, rendendo il progetto un modello educativo di grande valore per il futuro.